vicofaro. CRIMINALITÀ DIFFUSA E IRREGOLARITÀ SANITARIE ALL’ARIA APERTA: EPPURE NESSUNO FIATA E NESSUNO MUOVE UN DITO

Giovane intenta a drogarsi nel resede della Chiesa di don Biancalani

 

Se l’Italia è un paese ad altissimo tasso di illegalità, la situazione di Pistoia non solo non si diversifica, ma presenta anche lati fortemente contrastanti che investono Asl, Prefettura e Procura della Repubblica

 


 

 

PISTOIA. Ci chiamano per l’ennesima volta, i residenti di Vicofaro per lamentarsi delle vicende che appaiono ai loro occhi nell’esterno della parrocchia.

È l’ennesima volta che lo fanno, ma questa volta ci consegnano un’immagine scioccante con la speranza che la sua pubblicazione possa scuotere le coscienze nell’indifferenza: quelle delle istituzioni, o autorità costituite come le chiama il Gip Martucci, sugli incresciosi fatti che si svolgono nell’oscuro mondo circostante la chiesa di Vicofaro.

Per meglio rappresentare il degrado dell’ambiente pluri-relazionato dal dipartimento di igiene dell’Usl Toscana, vogliamo proporre le immagini di un’altra Chiesa di grande pregio architettonico, disegnata da Giovanni Michelucci per la tragedia del Vajont: la chiesa di Longarone.

Guardatevi le immagini e fate un confronto. A Longarone brilla lo stato di protezione e cura del resede, definito “luogo sacro” e nel prato circostante all’edificio non vi sono né foglie, né cartacce e nessuno pensa, nemmeno per un attimo di orinare sui muri o le siepi.

Notevole il cartello dissuasivo a non lasciare sporcizia  e a portare rispetto alla sacralità del luogo.

Chiesa Longarone 1, vista esterna

Chiesa Longarone 2, il resede con prato

Chiesa Longarone 4, il cartello dissuasorio

Resede di Vicofaro, muro di confine usato per orinare

Ma torniamo a Pistoia. Non sarà solo il degrado sociale e igienico a farci indignare, ma è principalmente – lo scriviamo con uno stato di leggera ma incomprimibile angoscia –, l’immagine di una ragazza intenta a prepararsi la siringa: l’immagine è drammaticamente chiara e purtroppo non equivocabile. Perché è lì?

All’esterno della chiesa di Vicofaro (archivio)

Posto di osservazione di pusher? (archivio)

Ci riferiscono ancora i residenti – delusi e amareggiati dall’inerzia generale per la loro condizione di prossimità – che dagli uffici di Usl Toscana Centro sarebbe uscita la notizia del deposito, avvenuto presso la Procura di Pistoia, di una sorta di “esposto-denuncia” relativo alla serie di conclamate irregolarità sul profilo igienico/urbanistico/sanitario del complesso parrocchiale che accoglie oltre un centinaio di migranti, con una aliquota sensibile di irregolari senza documenti, come attestarono i rilievi fatti dagli ufficiali di P.G. in occasione dei tamponi a circa 150 ospiti del “centro sociale” di don Biancalani, tutti incontrati e intervistati oltre un anno fa dall’Usl ovvero dall’ingegnere/paramedico Massimo Selmi.

Claudio Curreli su Tvl di Luigi Egidio Bardelli. Oltre che capo scout è anche coordinatore della rete Terra Aperta che ha sotto di sé anche Vicofaro

Sembra inoltre, che il “comitato di fatto” sia molto preoccupato per la circostanza che vede schierato il sostituto PM Claudio Curreli “dall’altra parte della barricata”, come dichiarato a Tvl dallo stesso “coordinatore” dell’associazione Terra Aperta, costituita all’indomani del varo del decreto sicurezza di Salvini.

I residenti precisano che loro hanno esposto questa perplessità al Prefetto, ma avrebbero ricevuto la sua risposta rassicurante:…mica c’è soltanto lui!

Va tutto bene così, allora?

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealbera.info]


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