PISTOIA. Su quanto avvenuto ieri a Vicofaro interviene Lorenzo Galligani, consigliere comunale Fdi anticipando anche l’intervento che sarà fatto in consiglio comunale visto che ci saranno delle comunicazioni.
“Come sapete abbiamo sempre cercato di trattare l’argomento Vicofaro con delicatezza, considerata la particolarità della situazione, ma le risse tra immigrati ormai diventate plurisettimanali, le intimidazioni lamentate dai cittadini, il totale disprezzo delle basilari regole di convivenza prima ancora che delle nuove regole imposte a tutti dall’emergenza Covid-19: Vicofaro ha raggiunto un punto di non ritorno.
In un momento di questa gravità e difficoltà per la Nazione non è più accettabile che i ritmi di vita di un intero quartiere della nostra città siano dettati da un’esperienza che, pur nella nobiltà delle intenzioni, si è rivelata del tutto ingestibile.
Sono servite le segnalazioni di Comune e ASL e i numerosi e costanti interventi delle forze dell’ordine a rendere chiaro che un modello nel quale non ci sono regole comportamentali, le persone possono entrare e venire come e quando lo desiderano e senza limiti di spazi e numeri non è un modello sostenibile.
Per stessa ammissione del Parroco ci sono soggetti con problemi psichici e comportamentali ed il sovraffollamento ha raggiunto livelli intollerabili; ci sono anche soggetti, gravitanti intorno alla parrocchia, che soffiano sul fuoco dell’estremismo politico.
Ci appelliamo al Prefetto ed al Vescovo affinchè si superi il modello volontaristico-politico adottato fino ad ora, si smantelli il centro di Vicofaro, si censiscano coloro che vi gravitano attorno per capire chi ha diritto di permanere e può essere oggetto di tutele e chi no e chi ha problemi sanitari o psichici e poi ci si affidi a chi ha esperienza nel settore.
Il nostro Senatore Patrizio La Pietra si è appellato all’esperienza del Prefetto per un intervento risolutore.
Il quartiere di Vicofaro e con esso la Città, già soffre per l’emergenza sanitaria e sociale, non è possibile aggravare la situazione con questi continui fatti incresciosi”.