vicofaro. FRA TOPI, SPORCIZIA INVONTROLLABILE E PERICOLO DI TBC

Il Comitato chiede di essere invitato ai tavoli istituzionali al fine di poter portare ed evidenziare la reale situazione del quartiere per una rapida e urgente risoluzione della questione


 

Il problema Vicofaro

 

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo:

Il Comitato per Vicofaro, tramite gli organi di stampa locali, in questi giorni ha letto e ascoltato di tutto. È, pertanto, doveroso fare alcune precisazioni per non perdere di vista le vere questioni e problematiche che riguardano Vicofaro.

Innanzitutto, riprendendo il comunicato dell’ufficio stampa della Prefettura di Pistoia di venerdì 4 agosto 2023, nonché l’articolo apparso su La Nazione sabato 5 agosto 2023, preme evidenziare che si sia soltanto sottolineato che secondo il Direttore Generale dell’USL Toscana Centro, allo stato attuale, non c’è un rischio di malattia conclamata relativamente alla tubercolosi.

Quello che, tuttavia, non si menziona minimamente è che la maggior parte degli occupanti la Parrocchia di Vicofaro si è sottratta volontariamente allo screening.

Come riportato anche su Il Tirreno del 5 agosto 2023 “solo una parte dei circa 160 migranti presenti in media a Vicofaro ha accettato di sottoporsi al test Mantoux e, di questi, una percentuale ancora inferiore si è presentata alla lettura dei risultati. In pratica si contano sulle dita di una mano coloro che, risultati positivi (una decina), si sono poi sottoposti alla radiografia per escludere la presenza della malattia”.

Come si può, pertanto, anche solo parlare di assenza di rischio o minimizzare il problema se gli esami non possono essere nemmeno eseguiti? È evidente a tutti che se qualcuno non si sottopone agli esami strumentali non potrà mai sapere se portatore di malattia o meno, a maggior ragione per una malattia tanto contagiosa quanto pericolosa come la tubercolosi.

Inoltre, se gli occupanti la Parrocchia di Vicofaro non effettueranno lo screening della malattia, come si può anche solo pensare di curarli e prevenire un eventuale peggioramento del loro stato di salute? Non è certamente con la semplice pulizia dei locali che verrà risolto questo grave problema.

Ospiti non graditi visti in questi ultimi giorni

Inoltre, in base a quanto emerso e dichiarato da don Biancalani sia sull’articolo de La Nazione sopra citato che su TVL (servizio andato in onda lunedì 7 agosto 2023, n.d.r.), si precisa che in tutti questi anni mai è stata fatta alcun tipo di raccolta differenziata da parte degli occupanti di Vicofaro e che un’attività eseguita una tantum di certo non potrà risolvere il problema della sporcizia e degrado presente intorno alla Chiesa (basti vedere la presenza costante e continua di topi e piccioni) se non verrà ripristinata la situazione originaria, di luogo di culto aperto al pubblico e non certo per alloggiarvi permanentemente.

Invitiamo, nuovamente, tutte le istituzioni coinvolte nel Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a farsi parte attiva affinché venga eseguito un vero screening di tutti gli occupanti la Chiesa e venga trovata un’altra sistemazione, consona, per tutti gli occupanti.

Chiediamo, inoltre, di essere invitati ai tavoli istituzionali al fine di poter portare ed evidenziare la reale situazione di Vicofaro in modo da contribuire ad una rapida ed urgente risoluzione della questione.

Il Comitato per Vicofaro


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