vicofaro. MA PER LE ISTITUZIONI NOSTRANE GLI ITALIANI VENGONO SEMPRE DOPO

I cittadini del comitato chiedono che si faccia chiarezza su come si intendano scongiurare ulteriori casi di malati di tubercolosi e prevenire rischi di contagio di questa malattia infettiva


Il Comitato per Vicofaro


 

La riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza su Vicofaro. E giù chiacchiere fritte e rifritte

 

Il Comitato per Vicofaro esprime la propria seria preoccupazione per le ultime notizie giunte a seguito dell’ordinanza di sgombero emessa dal Sindaco di Pistoia. La presenza di soggetti malati di tubercolosi, ormai di pubblico dominio, è fatto gravissimo e da affrontare con assoluta urgenza, che riguarda l’intera cittadinanza pistoiese e non soltanto i residenti del quartiere di Vicofaro.

Inoltre, era chiaro fin dal principio che lo screening sanitario dei migranti non fosse possibile attuarlo se non organizzato in sinergia con le forze dell’ordine, in quanto la quasi totalità dei soggetti presenti in pianta stabile nella Parrocchia si sono immediatamente e volontariamente allontanati dai locali parrocchiali proprio per evitare i controlli medici prescritti.

A conferma e riprova di ciò, nella giornata di giovedì 27 luglio 2023 molti residenti di Vicofaro sono stati testimoni oculari della vera e propria fuga di un migrante che era stato fatto salire poco prima su un’ambulanza per andare ad eseguire evidentemente controlli medici. In questa maniera, sarà pressoché impossibile sottoporre tutti gli occupanti abusivi ai controlli sanitari prescritti e il rischio di contagio non potrà far altro che moltiplicarsi.

È assolutamente irrazionale, oltre che contrario a quanto ordinato dalle istituzioni, continuare a sentir parlare di mantenere i migranti all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore.

L’ordinanza di sgombero non solo dovrà essere attuata e rispettata quanto prima, ma si dovrà necessariamente procedere a sanificazione e disinfestazione della Parrocchia e della canonica, oltre ad attuare, con tutti gli strumenti e le modalità consentite, effettivi e rapidi controlli sui soggetti occupanti tali strutture, altrimenti Vicofaro non sarà più un problema dei soli residenti, ma ben presto lo diventerà sia per i migranti positivi alla malattia che non potranno essere correttamente e prontamente curati come meritano sia per l’intera cittadinanza che entrerà in contatto con tali soggetti, con enormi rischi per la propria salute e quella dei propri familiari, oltre che di riflesso per la tenuta del sistema sanitario locale.

Allo stato attuale delle cose, tutti i cittadini possono entrare in contatto, in qualunque momento e luogo, dal supermercato ai mezzi pubblici, dalle poste ai luoghi aperti al pubblico, con soggetti affetti da tubercolosi.

Il Comitato Per Vicofaro, pertanto, invita formalmente tutte le istituzioni che si sono incontrate in data 24 luglio 2023 durante la riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a chiarire pubblicamente alla cittadinanza come intendano scongiurare ulteriori casi di malati di tubercolosi e prevenire rischi di contagio di questa terribile malattia infettiva.

Il Comitato per Vicofaro


E un lettore commenta

 

Gli fanno anche le sedute apposta per i raggi, poi un cristiano italiano che ha lavorato e pagato le tasse una vita che ha bisogno di un esame lo fanno aspettare mesi e mesi… Altro che disobbedisco e accolgo… bestemmio e trincio, servirebbe!


Print Friendly, PDF & Email