VIETATO BENEDIRE, IN NOME DELLA CIVILTÀ!

Federico Gorbi
Federico Gorbi

SERRAVALLE-CASALGUIDI. Per il terzo anno consecutivo è stato impedito al parroco di Casalguidi di benedire le aule delle locali scuole. Il motivo sarebbe il rispetto verso chi ha un altro credo religioso. Giusto rispettare la sensibilità di ciascuno, ma chi rispetta quella di noi cristiani?

Oppure la presenza di qualche alunno di religione diversa è solo un comodo paravento di qualche laicista?

Se la scelta fosse dovuta alla ormai crescente presenza multietnica e multireligiosa delle nostre scuole, ritengo che tutti abbiano gli stessi diritti: come per mussulmani viene studiato un menù rispettoso delle regole imposte dal Corano, altrettanto chiedo che vi sia la medesima attenzione verso i riti cristiani. Il rispetto che doverosamente dobbiamo alle minoranze non significa imporre la dittatura delle minoranze stesse.

Se invece la volontà scaturita dal Consiglio di Istituto si ispira alla laicità, vorrei sommessamente ricordare che la laicità, come ricorda la Corte Costituzionale, è un valore in positivo che non richiede di forzare la vita pubblica in una grigia neutralità. Laicità vuol dire creare uno spazio in cui tutte le fedi, e anche tutti coloro che non ne hanno una, abbiano eguali diritti e uguale rispetto. Le esagerazioni laiciste sono nemiche della laicità che è basata sul massimo rispetto dei diversi sentimenti religiosi.

Pertanto, caro Consiglio di Istituto di Casalguidi, con rispetto, mi permetto di dirti “ripensaci”: difendere una cerimonia religiosa del nostro Paese vuol dire difendere la matrice culturale cristiana e, quindi, la nostra identità nazionale.

Federico Gorbi
Consigliere “Serravalle Popolari e Riformisti”

 

NON VEDO L’ORA…

 

Edoardo Bianchini
Edoardo Bianchini

CARO FEDERICO,
non vedo l’ora di vedere l’ora che non vedrò. Che non vedrò perché sono vecchio e non potrò veder quell’ora.

Sai di quale ora parlo? Di quella che scoccherà tra una trentina di anni, quando gli immigrati in questo Paese, di fede islamica, riusciranno a prendere posto in parlamento e imporranno una bella legge coranica che taglierà la testa bucefala degli italiani: impedirà loro di essere quello che sono sinora stati (curculioni, beoni, calciaioli e borghesemente comunisti), e alle donne e alle mestrine della Cgil imporrà – chissà che contentezza le femministe d’oggi! – l’obbligo del velo perché nel 2045 (!) il diavolo s’insinuerà nel corpo delle femmine attraverso i capelli.

Credimi: sarei contento di poter vedere quell’ora solo per poter dire, con l’orgoglio di chi non ha mai voluto portare il cervello all’ammasso (e tu dovresti saperlo perché sono stato il tuo insegnante per tre anni di liceo), «Cari compagni vi sta bene! Avete voluto il colpo di Stato con i processi-pig del Berlusca; siete arrivati al potere in tre mosse (Monti-Letta-Renzusconi); avete spinto per regalare cittadinanze e voto con un “tutto a tutti prima che agli italiani”, e ora beccatevi quel che vi spetta di diritto e di rovescio!». Perché la storia si paga sempre: è solo questione di tempo.

Tu, Federico, sarai ancora vivo e vegeto, a quel tempo: vieni, perciò, per favore, al cimitero di Lucciano (se sarà ancora in piedi) – dove io sarò in un fornetto chiuso in una scatolina di ceneri 30×30 centimetri – e lasciami un bigliettino in una fessura della lapide come nel “Muro del pianto” a Gerusalemme. Lo devi fare per me.

Con su scritto, ovviamente: «Caro Professore… come sempre, avevi ragione!».

Ti abbraccio,

Edoardo Bianchini

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5 thoughts on “VIETATO BENEDIRE, IN NOME DELLA CIVILTÀ!

  1. Ma al consiglio d’Istituto di Casalguidi non gli sembrerà mica di essere moderno? di essere alla page, democratico, antirazzista? no perché è esattamente il contrario: imporre agli altri di fare a meno alle proprie convinzioni e tradizioni è un modo assolutistico di gestire, quindi antidemocratico e falsamente inclusivo. Nella migliore delle ipotesi è un comportamento’ da campagnoli complessati.

  2. Egr sig. Gorbi,
    non ci conosciamo e quindi non posso dire se in generale il mio pensiero può accordarsi con il Suo ed in che misura. Però, in questo caso, comunque bravo! Bravo ad uscire da un solco di pseudoconformismo idiota e di ristrettissime vedute, e bravo ad indicare la fondamentale differenza tra laicità e laicismo, quest’ultimo spesso ottuso e ridicolo.
    E, già che ci sono, un caro saluto anche a Edoardo Bianchini, di cui, seppur su posizioni in questo caso diverse dalle mie, non posso non riconoscere una non comune acutezza ed intelligenza.
    Piero Giovannelli

  3. Caro Professore,
    non mancherò.
    Sono mancato tante volte in classe e tante volte mi hai trovato mancante nella preparazione scolastica, ma questa volta non mancherò.
    Spero solo, ci voglio ancora credere, di poter portare al Muro del Pianto di Lucciano un biglietto con su scritto: “Caro Professore…come sempre, avevi ragione, ma gli italiani da qualche tempo, dopo un lungo sonno, si sono risvegliati: hanno ricordato di essere figli di Dante, Botticelli, Leonardo da Vinci, Galileo, Michelangelo, Brunelleschi; hanno riscoperto il genio di Cimabue, di Puccini, di Caravaggio, di Manzoni, di Verdi; hanno riconosciuto i meriti di Mazzini, De Gasperi, Einaudi, Pertini. Caro Professore…come sempre, avevi ragione ma abbiamo deciso di essere artefici del nostro destino e lo abbiamo cambiato. Oggi, nel 2045, lascio ai miei nipoti un’Italia migliore”

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