VIGILI & MULTE PER DIVIETO DI SOSTA: MA ANDREA BETTI HA UN MUCCHIO DI DUBBI E PROBLEMI

Piazza d'armi
Piazza d’armi

PISTOIA. Si può dire che a Pistoia c’è qualcosa che non va? E si può dire che questo qualcosa non va sia nei parcheggi delle auto che si posizionano sulla carreggiata – e quindi in contrasto con le disposizioni del codice –, sia nel comportamento d’abitudine dei vigili che multano l’automobilista non appena il suo veicolo ha superato l’orario di sosta segnato sul biglietto ritirato dal parcometro? Si questi temi si indirizza l’attenzione del Consigliere Andrea Betti di Progetto Toscana, che ha inoltrato, di nuovo, due interrogazioni in proposito. Prima, però, di leggere gli interventi di Betti, invitiamo chi ci segue a spulciare la risposta (cumulativa: tratta infatti i due aspetti uno di séguito all’altro) inoltratagli dall’Assessore Tuci, ma vergata e a firma della comandante dott.ssa Annalisa Giunti. La potete scaricare da qui: soste e sanzioni vigili pt

Dall’analisi e dal confronto dei documenti, potranno nascere utili spunti di riflessione dei cittadini-sudditi (ammesso, e non concesso, che ogni libera esternazione di critica e commento, alla fine non venga presa, da qualche solerte tutore dell’ordine costituito, come un’ingiuria al potere che tutto può e non deve mai essere posto in discussione). E dunque:

  • Problema multe per sosta prolungata oltre il cartellino del parcometro.

Betti – se non sbagliamo – segnalava alla polizia municipale un parere ministeriale che sosteneva la non multabilità per il ritardo, e proponeva (così, a mente) di recuperare le cifre residuali da pagare per parcheggio, piuttosto che lo stacco diretto della multa per divieto di sosta ai danni di chi, in ipotesi, avesse fatto tardi in un ufficio (magari dai vigili…) o in un negozio. A questa obiezione – leggendo la risposta della dott.ssa Giunti – sembra di capire che la polizia di Pistoia considera la nota ministeriale come un vero e proprio inutile sovrappiù, di cui tenere o non tener conto “a seconda – come una volta si diceva a Pistoia – dei casi e delle persone attuali”. Insomma: ma chi è il Ministero perché lo si debba ascoltare…? Più o meno questo (direbbe il Manzoni) il sugo di tutta la storia.

  • Problema strisce bianche – previste dal codice – da segnare in terra prima delle aree a striscia blu a pagamento: la dottoressa Giunti sostiene che l’aver definito tutta Pistoia dentro le mura di tipologia A (e ne cita le relative delibere) libera, di fatto e di diritto, l’amministrazione dal dover ottemperare alle disposizioni del codice della strada.

Il Consigliere Andrea Betti non sembra essere affatto dello stesso parere e replica con due interrogazioni che riportiamo di séguito.

 

PRIMA INTERROGAZIONE • ARTICOLO 7 COMMI 1-15: SOSTA IN ZONA A PARCOMETRO PROTRATTA OLTRE IL PERIODO DI AZIONAMENTO (ANNO 2012: 2079 VIOLAZIONI – ANNO 2013: 633 VIOLAZIONI)

Di particolare chiarezza è il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prot. 25783, del 22.3.2010, che in tema di parcheggi a pagamento spiega che:

  • la sanzione di cui all’articolo 7, comma 15, codice della strada, si applica nel caso in cui la sosta sia vietata, ovvero limitata nel tempo o regolamentata secondo la categoria dei veicoli;
  • qualora la sosta sia consentita senza limitazioni di tempo, ancorché assoggettata a pagamento, non ricorrono le condizioni per l’applicazione della sanzione di cui al citato articolo 7, comma 15;
  • se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, si applica la sanzione di cui all’articolo 7, comma 14;
  • se viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario, non si applicano sanzioni, ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate delle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell’articolo 17, comma 132, legge 127/97: non può essere applicata la sanzione di cui all’articolo 7, comma 15.

A parere del Ministero: «l’ipotesi di applicare la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure ‘jure privatorum’ a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario». Numerosi Giudici di pace hanno annullato i verbali e sanzioni e decine di Comuni hanno approvato regolamenti sulla sosta dove si regolava la sosta protratta. Esempio: Comune di Frascati regolamento per la sosta in parcheggi pubblici. Art. 7 – Integrazione del pagamento. Il Comune di Pistoia ha intenzione di seguire il parere del Ministero? Ha intenzione di redigere un regolamento? Il Ministero e il Prefetto sono a conoscenza di questa pratica di non sentirsi vincolati ad un parere così autorevole? E i quasi 3000 cittadini sanzionati (ignorando, non certo per loro colpa, il parere)?

Andrea Betti, Consigliere Comunale

SECONDA INTERROGAZIONE • SULLE STRISCE BIANCHE/STRISCE BLU IN RELAZIONE ALLE NORME LEGATE ALLE SOSTE SU CARREGGIATA STRADALE  

Una via di Pistoia "regolare"
Una via di Pistoia “regolare”

La “carreggiata” è in realtà tutta la “parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli”, comprendendo tra le attività complessive che definiscono la scorrimento del flusso veicolare non solo la marcia, ma anche le sue eventuali interruzioni più o meno protratte nel tempo, e definite dall’art. 157 co. 1 C.d.S.. Con tale definizione essa viene distinta concettualmente e funzionalmente dal “marciapiede”, che è invece quella parte della strada destinata esclusivamente al transito dei pedoni (art. 3 co. 1 n° 33 C.d.S.). E per ribadire e rafforzare ulteriormente tale distinzione, nel comma 6 art. 7 C.d.S. il Legislatore enuncia espressamente che “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata, e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”. Inoltre, anche se per i più non sarebbe affatto necessario, vale comunque la pena di ricordare qui il valore logico-semantico del lemma “margine”, in considerazione del quale il margine della carreggiata è inconfutabilmente una parte del tutto definito “carreggiata”, e come tale si trova, appunto, sulla carreggiata. Articolo 141 (Art. 40 Cod. Str.) Strisce di margine della carreggiata.

  1. I margini della carreggiata sono segnalati con strisce di colore bianco. Il comma 7 del più volte citato art. 40 del Cod. Str. dispone che nel regolamento (D.P.R. n. 495 del 1992) sono stabilite norme per le forme, le dimensioni, i colori, i simboli e le caratteristiche dei segnali stradali orizzontali, nonché le loro modalità di applicazione.

Leggendo il sopracitato comma 7, si definisce il colore e la forma della segnaletica per la delimitazione della sede stradale nello […] riguardante la delimitazione della carreggiata dove si descrive che le strisce marginali “devono” essere bianche (e non blu) con eccezione dei mezzi pubblici gialle, e possono essere continue e pertanto invalicabili o discontinue valicabili per esigenze di sosta “fuori” dalla carreggiata… si deduce quindi che al limite della applicabilità dovrebbe esserci una linea discontinua bianca per delimitare la carreggiata seguita al suo esterno dalla segnaletica di parcheggio blu e oltre tutto faccio notare che le aree di sosta a pagamento devono avere delle misure specifiche: 2.30m x 4.50m oltre a dover lasciare 1.50m per il transito dei pedoni e una distanza di 5m dagli incroci.

  1. Ora in città esistono centinaia di stalli blu, che non essendo delimitati da una striscia bianca di delimitazione della carreggiata, si trovano dentro la carreggiata e quindi non potrebbero essere adibiti a parcheggi a pagamento né potrebbero essere sanzionati per non aver pagato il presunto ticket (esempio: via Pacini, fine porta San Marco, inizio via Antonelli, ma sono centinaia in città).
  2. Esistono altresì alcune strade con stalli blu pienamente conformi con striscia bianca di delimitazione carreggiata (esempio: via Ferrucci e piazza della Resistenza, nelle foto).
  3. Le aree di sosta a pagamento devono avere delle misure specifiche 2.30m x 4.50m oltre a dover lasciare 1.50m per il transito dei pedoni e una distanza di 5m dagli incroci. Sono decine gli stalli che non rispettano questi requisiti in città.

Detto tutto questo vorrei sapere: è possibile parcheggiare sulla carreggiata? Se la carreggiata deve essere delimitata da strisce bianche. Perchè alcune strade hanno la linea bianca di carreggiata e molte altre no? Perchè si trovano stalli a pagamento anche in curva nelle intersezioni?

Andrea Betti, Consigliere Comunale

Volenti o nolenti, le domande di Betti – è innegabile – non solo sembrano assai pertinenti, ma finiscono con il lasciare molti dubbi a tutti. Non sarà mica che a Pistoia, «città a misura d’uomo», si intende forse fare un po’ troppo «come ci pare»…?

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