Un duro lavoro la aspetta per rimettere in piedi un comando in cui, in oltre 15 anni di contenziosi assurdi e insensati, la struttura è stata erosa e ridotta al lumicino
AGLIANA. Anche la polizia municipale ha un santo patrono: si tratta di san Sebastiano martire, comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.c. e messo a morte dall’imperatore Diocleziano.
Sebastiano, comandante dell’allora polizia urbana, ovvero i pretoriani, era molto impegnato nell’assistenza e nell’aiuto di poveri e bisognosi. Contribuì inoltre alla conversione del Prefetto di Roma e di illustri magistrati ed ufficiali dell’esercito.
Scoperto mentre dava sepoltura ai Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano), fu sottoposto a un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce.
Durante la notte, i cristiani che si recarono nel campo a recuperare la salma per la sepoltura si accorsero che Sebastiano era ancora vivo, così lo prelevarono da lì e si presero cura di lui. Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove l’Imperatore Diocleziano stava officiando un rito pubblico.
Arrestato e condotto all’ippodromo del Palatino, fu ucciso a bastonate: una delle forme più umilianti di pena capitale usata solo per gli schiavi.
Si ritiene che questo legame con le armi abbia favorito il moderno patronato sui vigili urbani che ne celebrano generalmente la festività il 20 gennaio, giorno del martirio.
In memoria di questo, la nuova comandante dei vigili urbani di Agliana, la dottoressa Maria Pignatiello, ha inteso onorare, nei giorni scorsi, il corpo dei vigili aglianesi festeggiandone il patrono con una cerimonia semplice, ma non per questo meno suggestiva.
Un duro lavoro la aspetta per rimettere in piedi un comando in cui, in oltre 15 anni di contenziosi assurdi e insensati, la struttura è stata erosa e ridotta al lumicino.
Buon lavoro, dottoressa Pignatiello!