vigilini. QUANDO IL BUON SENSO VA A FARSI BENEDIRE

PISTOIA. Il puntiglio ossessivo con cui operano i ‘vigilini’, assunti solo per fare cassa, come ammesso senza pudore dall’amministrazione, mi pare vada al di là di qualunque forma di buon senso e di logica anche se parlare di logica comunale è tempo sprecato.

Si vedono in ogni ora del giorno scandagliare con minuziosa attenzione e pignoleria, degna di altro ufficio, un’auto dietro l’altra, compiendo screening dettagliati del veicolo con l’impassibilità e la tenacia non di una cosciente autorità ma con quella più misera e deludente di un imbecille cui è stata data, per l’occasione, la rapida investitura di un potere ottuso e sbrigativo con l’unico scopo non di prevenire ed aiutare, ma solamente di sanzionare senza possibilità di appello.

Anche ai delinquenti più incalliti vengono concesse, nelle aule dei tribunali, attenuanti, patteggiamenti, sconti, favori e vantaggi che al contribuente onesto vengono negati. Accennavo agli imbecilli e alla loro ottusità e lo faccio a ragion veduta.

Come chiamereste voi uno di questi personaggi, un ‘vigilino’, che, intento a controllare senza pietà una macchina dopo l’altra, fa finta di non vedere o non vede proprio una coppia di anziani che vorrebbe attraversare l’incrocio di San Paolo con la giustificata ambizione di evitare l’investimento?

Lasciare per un attimo l’alto compito sanzionatore per svolgere anche una più ammirevole e necessaria opera di pubblica utilità e aiuto civico non fa parte evidentemente del corredo degli ottusi, figuriamoci degli imbecilli.

E non si tratta di episodi isolati, basta solo avere la pazienza di tenerli d’occhio qualche minuto e potreste scoprire anche molto di più.

[Fiore Di Monozzo – Ospite]