PISTOIA. Vigilini, si parte. L’amministrazione comunale di Pistoia ha infine deciso, almeno a giudicare dalle e-mail giunte nei giorni scorsi ad alcuni dei 38 ragazzi in graduatoria.
Giornata formativa giovedì 8 o venerdì 9 ottobre 2015 (ci siamo!), primo scaglione di 8 assunti in servizio da giovedì 15 ottobre a sabato 28 novembre 2015, secondo scaglione di 9 all’opera da martedì 1° dicembre 2015 a giovedì 14 gennaio 2016.
Tutto bene quel che finisce bene? Alt, alt, alt: la graduatoria comprendeva 38 elementi e non c’era la discriminante della prestazione, più o meno buona, all’esame. Era stato promesso: assumeremo tutti entro tre anni. Erano state addirittura prese le misure per realizzare le divise. A tutti, nessuno escluso.
Adesso che la graduatoria sta scadendo (il prossimo 31 dicembre 2015), ma si parla soltanto di 17 ragazzi su 38. In realtà, abbiamo appreso da alcuni bene informati, che è stata contattata una trentina di persone: alcuni hanno rinunciato, perché nel frattempo, in questi anni, hanno trovato un lavoro o sono impegnati con gli studi universitari e magari si trovano all’estero e sono impossibilitati a rientrare o ancora sono ai servizi militare e civile.
Ma quei 7, 8 mai contattati la prenderanno bene? Ed è giusto comportarsi così? Far lavorare tutti, come si prevedeva, avrebbe procurato un danno enorme alle casse comunali? E il danno, a chi resterà escluso, chi lo riparerà? Eventuali vertenze? Non si poteva pensare di far lavorare meno (in termini di tempo), ma tutti quanti?
Da qualunque parte la si guardi, la vicenda lascia della nebbia. Molta nebbia. Ci auguriamo che a riportare il sole pensi il Sindaco Bertinelli, che sappiamo essersi mosso dopo gli articoli di “Linee Future”, che sotto troverete (leggetevi tutto, attentamente).
Un genitore, deluso e arrabbiato, ci ha chiesto: «Che cosa insegnano i nostri amministratori ai giovani? Che certi bandi non sono veritieri? Che si può modificare tutto in corsa? È formativo tutto ciò? Così si farà amare la cosa pubblica? E perché fare pagare una tassa, intascarla e finire così?».
Da questi interrogativi, si ha la sensazione che non finirà così. Questo, francamente, dovrebbe allarmare. Tutti. Perché eventuali spese, costi, ricadrebbero sulla cittadinanza. Su tutti noi. E a noi non va di buttare i soldi.
P.S. – Se ci sbagliamo, qualcuno ce lo dica. Desidereremmo tanto sbagliare, in una situazione come questa. Siamo disponibilissimi a fare marcia indietro, a chiedere scusa. Ma nessuno sinora ce l’ha fatto presente. Si ha l’impressione di aver colto nel segno. Ma da pistoiesi, amanti di Pistoia, ci dispiace ugualmente. Moltissimo.
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