PISTOIA. A seguito dell’interrogazione sul Villon Puccini protocollata nei giorni scorsi dal consigliere Pd Riccardo Trallori, il più votato alle ultime amministrative, abbiamo rivolto una provocatoria domanda all’ex consigliere dei Verdi Fabrizio Geri.
La recente interrogazione, per la verità, riguarda solo il recupero di un percorso pedonale di una ventina di metri che unisce la piazza della chiesa di Capostrada al parco cittadino (vedi: Vialetto Capostrada-Villone, Trallori (Pd) interroga il sindaco).
D – Parafrasando la Marcegaglia potremmo dire: evviva evviva, finalmente qualcuno dell’amministrazione sembra preoccuparsi del Villone, giusto?
R – Da un lato potrei anche dire “Buongiorno Trallori! finalmente ti sei svegliato”, ma se il discorso riguarda solo i venti metri di vialetto, lasciando il giardino collassato e tutte le attrezzature sfasciate, allora è inutile, la cosa ha senso solo per chi percorre quel vialetto per tornare al casa propria.
Da almeno tre anni urlo ai quattro venti e a chi di dovere che:
- i giochini sono sfasciati e pericolosi, sono stati transennati e qualcuno si è comunque fatto male
- lo stato delle alberature grida vendetta
- il sistema lago più rio d’alimentazione va consolidato, studiato, ripristinato e il lavoro recente di cosiddetta “ingegneria naturalistica” ha messo in sicurezza solo una sponda dal cedimento.
Aggiungo che come Verdi abbiamo raccolto firme, coinvolto cittadini e vari soggetti e ventilato a Samuele (Bertinelli, il sindaco – n.d.r.) la possibilità che alcune fondazioni contribuissero a installare dei nuovi giochini realizzati con le plastiche riciclate in Toscana.
Questa è una fissazione dei Verdi e non ho intenzione di mollare. Oltre all’importanza ludica per le centinaia di frequentatori c’è l’aspetto educativo e ambientale: sono plastiche che non vanno agli inceneritori, sostenuti irragionevolmente da quegli incapaci di amministratori del Pd toscano.
Non ho finito: se davvero il verde è una leva di Pistoia capitale della cultura 2017, pretendo che Samuele (Bertinelli, il sindaco – n.d.r.) illustri alla città, oppure ne chieda il coinvolgimento, un progetto di recupero del giardino all’italiana, di proprietà dell’Asl.
Se si trova chi spende un milione e rotti di euro per le belle statuine artistiche, fatte ovviamente dagli amici degli amici, al quasi sempre chiuso Giardino Volante, non ci sono scuse per trovare quello che serve a rimettere a nuovo il giardino all’italiana.
Altrimenti più che capitale del verde e della cultura siamo quella delle bischerate e i vari “Vestire il Paesaggio” diventano spot autoreferenziali per gente che non sa come passare la giornata.
Mi sono rotto degli annunci, per il Villone servono lavori seri, portati a termine e su tutto il parco, giochini, alberature, lago, sponde etc. non certo su dettagli civetta buoni al massimo per andare sui giornali.
[Lorenzo Cristofani]
