PISTOIA. Era il 2004 quando Giuseppe Marini propose ad a utorità, clienti ed estimatori del buon vino un invito insolito, quello della degustazione del suo vin santo all’apertura dei caratelli, dove il mosto ha riposato e fermentato per tre anni, per poi essere atteso ad altri due anni di percorso produttivo prima di essere messo in vendita.
Una degustazione di un prodotto non finito, ma già in grado di dare indicazioni ai produttori. Con grande soddisfazione e un po’ di sorpresa, “Vin Santo è” è diventato un appuntamento classico del territorio pistoiese tanto che sabato 9 gennaio dalle 15, l’evento sarà riproposto per la dodicesima volta.
Buongustai, amanti delle tradizioni locali, sommelier e semplici estimatori dei vini Marini si sono già dati appuntamento nella suggestiva vinsantaia dell’azienda dove i posti per la degustazione stanno andando letteralmente a ruba (è obbligatorio prenotare allo 0573 451162).
L’originalità dell’evento che ruota intorno alla possibilità di degustare insieme ai suoi produttori, il nuovo vin santo alla prima tappa del suo lungo cammino, rimane al centro della manifestazione che ha una lunga lista di patrocini, segno che il lavoro e la missione della famiglia Marini di tramandare le tradizioni toscane è riconosciuta.
Hanno dato il proprio patrocinio all’iniziativa Comune e Provincia di Pistoia, Consorzio del Vino Chianti, Coldiretti Pistoia, Vini dell’alta Toscana, Movimento Turismo del Vino, Slow Food Pistoia e Valdinievole, Fisar Pistoia e Tvl.
La serata si concluderà con l’aperitivo in cantina, degustazione di vini Marini abbinati a piatti tipici realizzati anche con gli altri prodotti dell’azienda tra cui l’olio extravergine di oliva toscano Igp, le gelatine al vin santo e i biscotti all’olio.
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