VINCI. Il calcio non è semplicemente un gioco: è poesia, fantasia, epica, storia. Sarà per questo che Tutto il calcio minuto per minuto ha continuato a sopravvivere anche nell’era delle dirette streaming e dei social.
Un programma che è andato ben al di là della semplice cronaca sportiva, arrivando a raccontare un pezzo di storia italiana, contribuendo alla crescita di un popolo e di una nazione.
Ecco perché il comune di Vinci ha deciso di celebrare Tutto il calcio con un evento speciale e un ospite speciale: stasera mercoledì 6 settembre presso i giardini di Villa Reghini a Sovigliana (in piazza della Pace 1) andrà in scena Scusa Ameri…Radiocronache dal campo principale, in compagnia di Riccardo Cucchi, una delle firme (o meglio, voci) più importanti nel panorama del giornalismo sportivo italiano, che si è ritirato dopo quasi 40 anni di onorata carriera e ha salutato per l’ultima volta i gentili ascoltatori il 12 febbraio scorso, in occasione dell’incontro Inter-Empoli a San Siro.
Accanto a lui ci sarà uno degli acquisti più recenti della squadra di Tutto il Calcio, la giornalista Sara Meini, per un simbolico passaggio del testimone tra vecchia e nuova generazione di radiocronisti. Insieme a loro si ripercorrerà la storia di una trasmissione, ricca di aneddoti, chicche e curiosità, ricordando personaggi come Niccolò Carosio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Alfredo Provenzali e altri.
Con uno sguardo anche su come è cambiato il mestiere di chi racconta il calcio e lo sport, e con esso gli stili, il linguaggio e le forme del racconto.
“L’evento nasce da alcune riflessioni fatte in occasione di una visita a Vinci di Riccardo Cucchi — racconta Paolo Santini, assessore alla Cultura del Comune di Vinci — Quelle riflessioni ci hanno portato a discutere sul calcio attuale e soprattutto sul modo di raccontare il calcio e sul modo di percepire il racconto del calcio in un’epoca in cui ci sono decine di telecamere in campo e la radio sembra superata per sempre.
Non è la prima volta che la radio sembra obsoleta: è accaduto con l’arrivo della televisione, poi con le telecamere a bordo campo, con la pay tv e tante altre volte ancora. E invece continua a resistere. Forse perché è rimasta la voglia del pubblico di farsi raccontare storie. Perché la radiocronaca è anche una lunga storia che ha un inizio e finisce dopo 90 minuti.
Una storia e un’esperienza, mediata da chi sa di calcio, il radiocronista, e raccontata attraverso strumenti semplici, che rimangono sempre i più efficaci. Oggi il calcio non si gioca più solo la domenica, e probabilmente sono troppi i giorni dedicati alle partite, ma questa è un’altra storia.
Parleremo anche di questo con Riccardo Cucchi, in un lungo viaggio che abbiamo voluto intitolare non a caso Scusa Ameri…Radiocronache dal campo principale. Un viaggio nel calcio raccontato insieme ai radiocronisti di Tutto il calcio minuto per minuto. Sarà un bel viaggio, con tanti amarcord, scudetti vinti, mondiali indimenticabili, e tanti aneddoti sui retroscena del calcio raccontato e giocato”.
[comune di vinci]