FIRENZE. Su 1.688 viticoltori soci del Consorzio Vino Chianti oltre il 25% sono donne. Ben 429 imprenditrici che lavorano e investono in un settore che per anni è stato monopolizzato dalla presenza maschile.
Un numero che ben fotografa un trend in crescita registrato negli ultimi anni dal Consorzio che ha deciso di tirare le somme alla vigilia dell’8 marzo.
Il dato più incoraggiante è che l’aumento della presenza femminile si sta manifestando anche fra quelle figure del settore dove fino a qualche anno fa le quote rose erano pressoché inesistenti, come vinificatori e imbottigliatori.
Una crescita complessiva, dunque, che non risparmia alcuna area e che fa ben sperare sul futuro dell’intero mercato. Consolidati invece da tempo i ruoli femminili per i comparti legati alla commercializzazione e al marketing del vino, con risultati sempre più apprezzabili.
“Nel mondo del vino cresce sempre di più la rappresentanza femminile – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – e se da una parte lo confermano i dati che abbiamo per quello che riguarda i nostri vinificatori, dall’altra la componente femminile è ormai una certezza consolidata in settori quali il marketing e il commerciale.
Sono infatti sempre di più le aziende che decidono di affidarsi a professioniste in questo campo e che hanno permesso di rinnovare il nostro mondo. Un influsso positivo e un trend che non riguardano solo il nostro Paese, ma che registriamo nei tanti viaggi internazionali che il Consorzio organizza”.
In questi giorni il Consorzio del Vino Chianti è in Messico con le aziende associate per un tour promozionale nell’America Latina.
“Qui – aggiunge Busi – la rappresentanza femminile è ancora più significativa, segno evidente di un passaggio storico che sta interessando tutto il settore a livello globale e per cui non possiamo che esserne felici”.
[lorenzo galli torrini]