Grande ritorno con tre masterclass a Fukuoka, Osaka e Tokyo
FIRENZE. Grande ritorno in Asia per il Consorzio Vino Chianti: dopo la missione nelle Americhe, chiusa nei giorni scorsi con l’ultima tappa in Messico, il Consorzio non si ferma e fa rotta ad Est per il Chianti Lovers Japan Tour 2022.
Dal 28 novembre al primo dicembre il Consorzio propone ben tre eventi istituzionali di approfondimento sulla denominazione nella terra del Sol Levante: il 28 novembre a Fukuoka, il 29 a Osaka e infine il 1 dicembre, a Tokyo.
Il ricco programma delle tre tappe giapponesi è senza dubbio all’altezza dell’importanza che questo mercato rappresenta per il vino italiano e per l’amore dimostrato nei confronti del Chianti.
Tre le masterclass che riaccenderanno i riflettori sulla denominazione: a Fukuoka si esploreranno e proveranno tutte le tipologie di prodotto e zone esistenti, a Osaka e Tokyo, si porrà, invece, l’accento sulla categoria
Riserva attraverso due degustazioni orizzontali delle annate 2018 e 2019, sempre molto apprezzate e didattiche per la loro capacità di comparare correttamente tutte le pregevoli sfumature del Chianti contemporaneo.
A tenere gli incontri saranno il noto giornalista Isao Miyajima, specialista del vino e profondo conoscitore dell’Italia, ed il Wine ambassador del Consorzio, Luca Alves.
“Le tappe di Tokyo e di Osaka rappresentano per il Consorzio un ritorno su città già battute negli anni scorsi — commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi — mentre per la città di Fukuoka si tratta di un primo importante debutto.
L’arrivo del Consorzio in questa città del Giappone meridionale ha già fatto registrare un sold out di adesioni, chiaro sintomo di una forte voglia di ripartenza, in un paese che è stato tra gli ultimi a riaprire al turismo e ai visitatori stranieri, dopo quasi tre anni di pandemia e di frontiere chiuse. Questa tournée istituzionale — conclude Busi — rappresenta il preludio al ritorno in grande stile e con aziende al seguito del Consorzio in Giappone, previsto per la prossima primavera”.
[ivana zuliani]