VIOLENZA, CODICE ROSA ATTIVO

violenza familiarePISTOIA. Troppi casi di violenza in questi giorni nella Provincia di Pistoia e, le vittime, sono quasi sempre donne. Per loro è stato attivato il “Codice Rosa”, la procedura operativa che garantisce a chi ha subito abusi e violenze (non solo donne ma anche anziani, bambini, omosessuali e disabili) prevenzione, ascolto, sostegno, grazie alla sinergia tra più enti e associazioni del volontariato.

I casi di cronaca di questi giorni hanno fatto alzare il livello di attenzione e la Ausl3 ritiene utile ricordare che in caso di maltrattamento le persone non devono attendere ma devono subito segnalarlo e rivolgersi ad uno dei componenti della rete interistituzionale provinciale del “Codice Rosa composta da diversi professionisti e servizi: medici, infermieri, psicologici, assistenti sociali, Prefettura, Magistratura, strutture ospedaliere e territoriali (dipartimenti di emergenza e urgenza, materno infantile, di salute mentale, consultori, reparti di ostetrica e ginecologia, ecc.), Medici di Medicina generale e Pediatri di Libera scelta, Forze dell’Ordine, associazioni, Comuni, centri antiviolenza e centri di recupero che possono mettere in azioni coordinate, professionali e tempestive, nei confronti di coloro che hanno subito violenza.

In particolare è possibile rivolgersi direttamente ai Centri Donna della Ausl3:

  • a Pistoia in piazza San Bartolomeo
  • a Montecatini in via San Marco,1, negli orari di apertura
  • in caso di necessità ai pronto soccorsi

Dal 1 gennaio di quest’anno al 30 giugno i casi presi in carico dalla Ausl3 sono stati 159. Nel 2014 erano stati 328.

Il progetto a livello locale si è strutturato e sviluppato facendo seguito ad una delibera regionale, che ha previsto di realizzare all’interno di ogni Azienda Sanitaria percorsi assistenziali, territoriali ed ospedalieri specifici dedicati alle vittime di violenza: in particolare nei pronto soccorso degli ospedali (sia a Pescia al SS Cosma e Damiano che a Pistoia al San Jacopo) oltre ai normali codici di triage (bianco, azzurro, verde, giallo e rosso) è stato istituito un ulteriore codice criptato da utilizzare per identificare i casi in cui vi sia il sospetto che le lesioni del paziente siano riferibili a maltrattamenti e abusi.

Violenza e botte fra conviventi [repertorio]
Violenza e botte fra conviventi [repertorio]
Sempre all’interno dei pronto soccorso sono presenti le “stanze rosa”: locali che assicurano privacy e protezione alle vittime: proprio dalla “stanza rosa” può iniziare il percorso che condurrà la vittima anche ad un eventuale inserimento in una struttura, se non potrà fare ritorno a casa.

Sono responsabili del Codice Rosa le dottoressa Monica Bani e Sabrina Melosi, rispettivamente per le zone pistoiese e della Valdinievole; sia Pistoia che in Valdinievole sono state “formate”, nell’ambito delle associazioni di volontariato, le “sentinelle” del “Codice Rosa” che a loro volta formeranno altri volontari al fine di far emergere situazioni a rischio.

E’ inoltre attiva la collaborazione con l’Associazione Liberetutte.

Grazie al protocollo d’intesa per la realizzazione di una task force interistituzionale per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti le fasce deboli (Percorso Operativo Codice Rosa) firmato tra Ausl3, la Procura della Repubblica, la Questura di Pistoia e il Comando Provinciale dei Carabinieri – nel 2014 – è garantita l’assegnazione e l’apertura del fascicolo entro 24 ore dalla segnalazione del caso e, ai fini dell’accertamento del reato, gli operatori sanitari consegnano tutta la documentazione (cartella clinica integrata, referti, eventuali foto di lesioni, ecc.).

[ponticelli – asl 3]

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