VIRZÌ, È CORSA PER L’OSCAR CON «IL CAPITALE UMANO»

Paolo Virzì
Paolo Virzì

SE NE PARLAVA da un po’ di tempo, ma regista, attori, sceneggiatori, tutta la troupe del film “Il capitale umano” manteneva uno stretto riserbo al riguardo. La pellicola del livornese Paolo Virzì, social-thriller che in meno di un anno ha raccolto premi in Italia ed all’estero, Stati Uniti compresi, ha compiuto il primo passo verso la candidatura all’Oscar nella categoria in lingua straniera.

Scritta sempre da Virzì assieme ad un altro livornese, Francesco Bruni, e da Francesco Piccolo, l’opera dovrà vedersela adesso con i candidati degli altri paesi riuscendo ad entrare nella rosa della cinquina finalista. Fatto certo è che il Belpaese ha scelto “Il capitale umano”, tratto dal romanzo di Stephen Amidon, per farsi rappresentare nella competizione cinematografica internazionale più celebre. Giorni di dolore allo stesso tempo per Virzì, per la perdita della madre Franca che lo ha sempre sostenuto, partecipando a tutte le sue prime e facendosi voler bene su tutti i set del figlio.

«È una grande responsabilità quella di rappresentare il nostro Paese in un momento così complicato e vivo del nostro cinema» commenta il regista.

Come da regolamento, la pellicola è stata scelta da un’apposita commissione selezionatrice dell’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive (Anica) nella quale vi erano, tra gli altri, Gianni Amelio e Gabriele Salvatores. Difficile il lavoro dei commissari che si sono trovati a dover scegliere l’opera tra altri lavori come “Anime nere” e “Le meraviglie”.

“Il capitale umano” ha già ottenuto riconoscimenti ai David, ai Nastri d’Argento, oltre che nel Tribeca Film Festival di New York dove Valeria Bruni Tedeschi, tra le interpreti del film, ha ottenuto il premio come migliore attrice, poi sei milioni e mezzo d’incasso in sala e distribuzione in 35 paesi. “La grande bellezza” di Sorrentino ha vinto l’Oscar come miglior film straniero solo l’anno scorso.

Forse un impedimento per quest’edizione 2014, forse il segnale invece di una rinnovata passione a livello internazionale per il cinema italiano dopo i fasti trascorsi degli anni ’60 e ’70. Facciamo l’in bocca al lupo al cast che possa prendere il volo per Los Angelesm, con una troupe al seguito composta da molti toscani, da Carlo Virzì autore della colonna sonora a Giacomo Vaccai della band labronica The Jackie O’s Farm per la canzone “I’m sorry” vincitrice di uno dei David, Massimo Gattabrusi cine-stylist livornese che ha curato le acconciature.

Nel cast principale, che così bene ha saputo rappresentare le ambizioni meschine, i segreti, le bugie di due famiglie brianzole, i migliori omaggi a Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Bebo Storti.

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