visit our country. «CHE DEVE ANCORA SUCCEDERE PERCHÉ QUALCUNO SI MUOVA?»

PISTOIA. Immaginatevi per un attimo soltanto se quello che combina il Governo oggi lo avesse appena ipotizzato Berlusconi. Cosa sarebbe successo.

Barricate in piazza, scioperi generali, i sindacati in rivolta, con lo stuolo di girotondini, arcobaleni, popolo viola ecc. a totale sostegno.

Invece niente. La gente si uccide perché il Governo ha autorizzato il furto dei suoi risparmi, ma nulla si muove se non i parenti della vittima.

Ma cosa deve ancora succedere perché qualcuno si muova? Camere in ferie, partiti che gozzovigliano tra rimborsi e finanziamenti, corruzione e speculazioni dilaganti, figuracce in Europa e nel mondo intero, ovunque i segnali di abbandono, lassismo e pressapochismo in ogni ambito.La legge che cozza maledettamente con la logica della giustizia, i codici sempre più farraginosi e incomprensibili, le tasse che divorano senza appello le nostre tasche. Ma nulla si muove.

Le uniche, miserevoli proteste, talora, sono quelle di un quartiere o di una minima categoria ma nulla di organico, di organizzato, di incisivo e sensibile capace di far sentire l’umore della gente. Non credo che si possa cambiare il sistema ormai strutturato in dedali e labirinti farciti di burocrazia, di codici, di regole tra le quali nessuno può muoversi liberamente senza inciampare.

Renzi e compagnia si sbracciano da mattina a sera per inculcare nella mente di tutti, sostenuti da media e Tv rigorosamente acquiescenti, che la crisi è terminata che la ripresa dipende dalla nostra volontà snocciolando dati tutti da verificare dei quali si conosce soltanto il risultato senza avere il conforto del metodo seguito per raggiungerli.

Eppure si osanna la democrazia, la sovranità popolare, la Costituzione rispolverandola quando fa comodo. Il tutto in assenza di una opposizione degna di questo nome. Così è facile governare. Non siamo nati ieri e il cervello non ce lo siamo bevuto.

I nostri uomini politici o comunque gli addetti ai lavori nominati dalla politica per risolvere questioni nazionali e internazionali, per tutelare la nostra sicurezza, la nostra salute o il nostro ambiente mi sembrano come quei medici che sono perfetti, nello svolgimento delle loro funzioni, solo quando il paziente non ha nulla.

Le verifiche di un chirurgo si fanno, purtroppo, nelle urgenze, quando il tempo stringe e le decisioni vanno prese rapidamente, il cuoco vero, capace, di rango è colui che improvvisa un pranzo gradevole anche con poche cose a disposizione in una cucina raffazzonata, così per il musicista che, fuori dal concerto organizzato per il quale si preparava da un anno, riesce a far felice il pubblico improvvisando melodie suggerite al momento dall’ultimo intenditore di note e spartiti.

Il nostro panorama politico attuale è pieno di personaggi come questi medici, cuochi, musicisti ecc. mai temprati davvero da contingenze inderogabili. L’inutilità di simili individui è dimostrata dai fatti e dalla reputazione che all’estero hanno di loro e, di riflesso, di noi tutti…“popolo”.

Alcuni significativi esempi di queste eccellenze. La Mogherini, cui è stato affidato, dopo reiterate pretese di Renzi, il compito di Rappresentante Europeo per la politica estera, pressoché invisibile e palesemente ignorata dai capi di stato europei, una sorta di pietoso dilettante allo sbaraglio, basta leggere le cronache meno ossequiose. Staffan de Mistura, che ha occupato sempre posizioni importanti e ottenuto onorificenze roboanti ma che all’atto pratico non ha prodotto effetti tangibili come la vicenda dei marò.

Ha girato l’India per più di un anno col suo foularino al collo e con l’atteggiamento snob in perenne vacanza per di più scavalcando il Ministro degli Esteri dell’epoca, Terzi.

Pietro Grasso incapace di un discorso a braccio con l’aggravante, per la seconda carica dello Stato, di non andare mai oltre a prefiche e convenevoli stucchevoli e inutili anziché suggerire e proporre qualcosa di comprensibile e utile dall’alto seggio che occupa.

Analoga analisi per la Boldrini sempre molto, forse troppo, compunta per essere vera sotto l’occhio delle telecamere ma inconsistente se paragonata all’incarico che riveste e a qualcuno di coloro che l’hanno preceduta. Una cosa con la quale o senza la quale tutto rimane tale e quale direbbe un filosofo del XX secolo. Alfano, pronto a confortarci se sette o otto extracomunitari sono stati rimpatriati a fronte delle migliaia e migliaia di persone che giungono di continuo sul territorio e delle quali è impossibile conoscere qualcosa di sicuro.

Mattarella, utilissimo per deporre corone e aderire ad anniversari e commemorazioni, attore di ben orchestrate indignazioni e utopistiche sollecitazioni verso un mondo che non esiste e per di più fatte col tono languido e privo di energia di chi legge solo per onor di firma.

Le sbandierate riforme “strutturali”, ammesso che ne sia stata realizzata qualcuna tangibile e proficua per noi indifesi contribuenti, hanno condotto con matematica certezza solamente all’aumento delle tasse che tutti hanno potuto e possono apprezzare sulla propria pelle nonostante il preteso e pubblicizzato calo del carico fiscale rimasto pura propaganda.

Ecco in questa materia Renzi e chi lo sostiene sono i veri esperti, protagonisti e mattatori di una materia che rimanendo fine a se stessa condurrà presto o tardi, il “popolo” alla miseria. Allora, forse, raggiunto questo limite la protesta sarà violenta, rabbiosa ma terribilmente inutile perché sostenuta solo dalla disperazione.

[*] – Lettore, ospite