visti da vicino. A VOLO D’UCCELLO SU QUARRATA, SECONDO COMUNE DELLA PROVINCIA PIÙ MUFFOSA D’ITALIA

Provate a immaginare una squadra di soldati in cui, al comando, non c’è un ufficiale di accademia, ma un caporale come Gheddafi, che si fa fare colonnello (Romiti); un maresciallo luogotenente con incarichi speciali (il vicesindaco e capo dei lavori pubblici, Patrizio Mearelli); un sergente maggiore firmaiolo (l’abusivista Simone Niccolai) e tre soldati semplici…


L’agGiunta di Quarrata, capitale immobile o paralizzata


TRE UFFICIALI E TRE SOLDATI

SORRIDENTI E COORDINATI


Aggiornato. September 19, 2022 • 9:20:13 AM

Il più interessante resta comunque Simone Niccolai, che non si sa come sia potuto tornare a fare l’assessore e proprio all’abusivistica. Con lui sicuramente l’Europa e Quarrata si rinnoveranno e cambieranno marcia[piede]…

Edward Gibbon è ricordato per la sua Storia della decadenza e caduta dell’Impero romano (titolo originale The History of the Decline and Fall of the Roman Empire), che venne pubblicata dal 1776 al 1788, e che resta, anche se datata, un caposaldo della storiografia dei nostri antenati.

Non vorrei istituire un paragone “bestemmiatorio” tra impero romano e impero comunista e post-comunista di Quarrata (1975: Luciano Caramelli – 2022: Gabriele Romiti), ma si parva licet componere magnis, se, cioè, è consentito mettere a confronto cose piccole e cose grandi (vedi Treccani), oggi mi viene di passare in rivista la giunta di quella che un tempo era definita la capitale del mobile e che oggi è soltanto la capitale immobile o, meglio ancora, paralizzata.

Gabriele Romiti

Sindaco. Politiche Culturali, Politiche per la Sicurezza dei cittadini, Polizia Municipale, Protezione Civile, Attività produttive, Politiche per il personale.

Puntualissimo, alle 16:00 PDon Romiti è giunto in chiesa e ha occupato la panca di sinistra in prima posizione. Fosse stato bravo così anche quando era assessore ai lavori pubblici, non mi avrebbe costretto ad andare a processo per chiedere un diritto pubblico: avrebbe fatto sbaraccare il Perrozzi e soprattutto non avrebbe regalato un impianto di illuminazione su una vicinale (privata) solo per fare un piacere ad altri privilegiati come l’Agriturismo degli Arancini. Avete capito, procura di Pistoia, Claudio Curreli, Patrizia Martucci, Tommaso Coletta, Luca Gaspari?

Nessun diploma dichiarato. Che risulti, non ha mai compiuto e terminato gli studi di nessuna scuola superiore, anche se lui ne accennava nella sua evasiva autopresentazione in campagna elettorale.

Eppure ha, al primo posto, le politiche culturali: già questo sarebbe sufficiente a fare riflettere le menti mono-neuroniche dei compagni e/o transfughi delle file margheritose di una volta, che lo hanno onorato appoggiandolo.

Il resto (Politiche per la sicurezza dei cittadini, Polizia Municipale, Protezione Civile, Attività produttive – quali, se Quarrata è in dismissione?, Politiche per il personale) sono chiacchiere da fascia tricolore e da imbonizione popolar-bovina, magari in una serata di proiezione di film all’aperto nelle frazioni o in una comparsa in processione come oggi, se non sbaglio, a Lucciano, verso le 17.

Le più interessanti materie di competenza del Romitino, sono indubbiamente le Politiche per il personale. Che si traducono in accordi-disaccordi e accordicchi per sistemare, in maniera premiale, la fedeltà dei dipendenti: la ex-burokràzia (come la chiamavano i russi), fattore primo della decadenza e della caduta dell’impero romano di cui sopra.

Parenti serpenti, film del 1992 diretto da Mario Monicelli? Non solo: anche – e soprattutto – pubblici dipendenti serpenti, assai spesso in corsa e competizione per il dipiù…

Voto: 4= (quattro meno meno).

Patrizio Mearelli

Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Patrimonio e Demanio, Verde Pubblico e Arredo Urbano, Assetto idrogeologico, Partecipate, Politiche dello sport.

Ora che il Romitino accompagna le Madonne per i campi di Lucciano, e ha passato la stecca al Mearelli, toccherà a quest’ultimo andarsi a studiare leggi e regolamenti urbanistici del Comune di Quarrata, e provvedere a norma sulle cancellate del Perrozzi e sulla chiusura illecita dei suoi vantati parcheggi privati. Perché – e mettétevelo bene in testa tutti, compresa la responsabile della legalità – qualcuno dovrà pur rifondermi tutti i danni per una condanna ingiusta e per anni e anni di tormenti patrocinati dal Comune e dalla santa giustizia di Pistoia. Chiaro?

Nessun diploma dichiarato. Abbia o non abbia diplomi, sappia o non sappia leggere come il suo sindaco, eterodiretto dal Mazzanti eminenza-rossa, a Mearelli, che subentra nei lavori pubblici, spetta anche la sorveglianza sul patrimonio e il demanio comunale.

Stia molto attento che il demanio non gli si trasformi in demonio sotto i piedi o tra le mani, perché la legge non ammette ignoranza.

Pure l’assetto idrogeologico è fondamentale e insidioso: una pisciata dal cielo un po’ più grossa, ed ecco il disastro.

Se Mearelli non sa leggere, abbia buona memoria delle cementificazioni (fra abusive e licenziate) dal 1975 a oggi, sotto il simbolo della democrazia progressista.

Il responsabile è lui, non Linea Libera, come peraltro pensano stoltamente la procura della repubblica di Pistoia e il giudice Luca Gaspari, che protegge solo le persone sbagliate.

Voto: sospeso in quanto non ancora all’opera. Vedremo se farà i compiti come deve un buono (o almeno sufficiente) scolaro.

Simone Niccolai

Assessore all’Edilizia, Urbanistica e Programmazione Territoriale.

Nessun diploma dichiarato. Ma qui è già tragediola da terre basse di Valenzatico…

Simone Niccolai è un vero riformista: costruisce senza permessi. Così si fa, altro che Europa!

Come assessore all’edilizia (peraltro riconfermato dal carrozzone post-Mazzanti) aveva già fatto sufficientemente pena quando si è scoperto che, nonostante la sua Italia Viva, era, di fatto, un abusivista, avendo costruito senza premesso né licenza, capannoni per i suoi camper a suo uso, consumo e beneficio.

Lo aveva fatto tranquillamente nel suo orto. Ma Marco Bai, capo dei vigili e vergognoso falsario di documenti, gli dette (d’accordo, è ovvio, con Marco I l’Okkióne) il tempo di smantellare tutto prima che arrivasse la pattuglia dei vigili a controllare; favorendolo e permettendogli di non essere – come doveva – denunciato per abusi edilizi.

Dovrebbe tenerne conto, di questo, anche il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi che, al contrario, grazie alle mie osservazioni, ha dovuto pagare 20 mila euro di multa e disfare più di 15 metri-quadri di pseudo-capanne e senza la sospensiva del Tar.

Poi il Curreli, il Grieco, la Martucci, il Coletta, il Gaspari accusano me di essere uno stalker e un calunniatore. Eh… la giustizia dell’altro mondo di Pio VII in Il Marchese del Grillo! Io li perdono perché, fra tutti, come disse Cristo in croce, non sanno quello che dicono (o lo sanno e fingono di non saperlo: che è peggio).

Oggi, questo assessore all’edilizia, caricatura di se stesso e perculatore del popolo, aderisce con Calenda e Renzi al Renew Europe.

Se l’Europa si rinnova in questo modo, cazzo! Ecco perché Germania e Francia ci vanno in culo e – come si dice – portan sei!

Voto: 2. Ed è anche troppo.

Mariavittoria Michelacci

L’assessora Michelacci può partire da questo documento e prendere atto delle illiceità che ci stanno dietro. Non ha voluto farlo la Francesca Marini, provi a farlo lei. Se mai lo faccia entrare nella testa anche dei suoi s-colleghi di giunta, se non ci arrivano a causa della loro modesta preparazione. E ricordi che il regolamento in vigore ha, come radice, una legge nazionale: una fonte di diritto superiore che nessun regolamento può ignorare o superare

Assessore alle Politiche Sociali Politiche della Casa e del Lavoro, Legalità, Turismo.

Laurea in giurisprudenza. Almeno ha una laurea e, mi pare, non solo. Esercita l’arte di imbrogliare le carte. Così la macchietta dell’avvocato.

Il turismo a Quarrata mi sembra di vederlo come un cane in chiesa o – come dicevano i preti di un tempo, don Mazzei di Lucciano compreso, piuttosto realisticamente, «come San Buco in Paradiso».

Le restano due compiti gravosi con le politiche casa-lavoro e, soprattutto, con la legalità.

La sua predecessora, la Francesca Marini, anche lei avvocata, non ha brillato punto sotto il profilo della legalità: che non significa affatto andare con la fascia da sindaco alla catena insieme alla professoressa Pastore e a Libera a professare la fede antimafia, se poi nel proprio Comune navigano, per diritto e rovescio, falsi documenti di dirigenti e funzionari che, fino ad ora, nessuno ha mai voluto vedere: a partire dal segretario generale Guerrera, responsabile dell’anticorruzione; per finire ai carabinieri di Quarrata, con Maricchiolo in testa; indi la procura di Pistoia (bisognosa di risanamento radicale) e il tribunale monocratico (Luca Gaspari) a mio parere non all’altezza del lavoro svolto nella lungamente ponzata sentenza a senso unico pubblicata di recente contro noi di Linea Libera.

L’assessora Francesca Marini fece letteralmente pena, succuba di un Mazzanti semianalfabeta di ritorno stracotto dal suo incessante-ossessivo burraco.

Voto: sospeso in quanto non ancora all’opera. Vedremo se farà i compiti come deve una buona (o almeno sufficiente) scolara.

Si ricordi che, come avvocata, non può permettersi di dire che non sapeva, non aveva visto, non ne era stata avvisata. Queste sono tutte cose che possono dire solo quelli della famiglia di totò (Riina, non De Curtis).

Annamaria Turetti

Assessore all’Istruzione e Formazione, Trasporti pubblici, Pari Opportunità.

Maturità magistrale più specializzazione polivalente per gli alunni certificati in base alla L.104/92.

Annamaria Turetti. Buon lavoro nella consapevolezza che le responsabilità degli organi collegiali sono in solido

Ha un compito davvero importante. Dovrà istruire e informare anche sindaco, vicesindaco e assessore all’urbanistica (o, meglio, agli abusi di casa sua). Tutt’e tre senza diploma, come sembra.
Può benevolmente estendere le sue cure anche al presidente del con[s]iglio comunale, il sindaco di fatto Marco Okkióne I Mazzanti.

Con la sua specializzazione polivalente la Turetti saprà certo convincere un ludopatico del burraco a imparare a leggere, scrivere e fare, finalmente, di conto con le proprie responsabilità (non ultima quella di aver mantenuto e fatto mantenere al ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, il vergognoso privilegio di aver ottenuto, dagli uffici tecnici, il permesso, illecito, di chiudere con cancelli tre strade interpoderali-vicinali e due piazzole di disimpegno pubblico di via Vicinale di Lecceto)

Tutto questo anche se il giudice Luca Gaspari, che delle carte non ha letto un corno, ha deciso che la testimonianza di Iuri Gelli è stata determinante per poter dare torto alle mie osservazioni.

Magari l’assessora Turetti potrebbe fare lezioni di lettura anche al Gaspari stesso onde evitargli future figuracce…

Voto: sospeso in quanto non ancora all’opera. Vedremo se farà i compiti come deve una buona (o almeno sufficiente) scolara.

Tommaso Scarnato

Tommaso Scarnato. Buon lavoro nella consapevolezza che le responsabilità degli organi collegiali sono in solido

Assessore alle Risorse Economiche e Finanziarie, Programmazione Finanziaria, Transizione ecologica e Ambiente, Politiche Giovanili, Formazione professionale per avviamento al Lavoro e Innovazione.

Laurea in Scienze politiche con un master in Scienze del lavoro e gestione delle risorse umane.

Può senza dubbio aiutare molto la formazione professionale e di avvio al lavoro di sindaco, vicesindaco e assessore all’edilizia e agli abusi in proprio. Siamo convinti che ne abbiano un gran bisogno.

Voto: sospeso in quanto non ancora all’opera. Vedremo se farà i compiti come deve un buon (o almeno sufficiente) scolaro.

Conclusione

Ora provate a immaginare una squadra di soldati in cui, al comando, non c’è un ufficiale di accademia, ma un caporale come Gheddafi, che si fa fare colonnello (Romiti); un maresciallo luogotenente con incarichi speciali (il vicesindaco e capo dei lavori pubblici, Patrizio Mearelli); un sergente maggiore firmaiolo (l’abusivista Simone Niccolai) e tre soldati semplici che, per quanto freschi e non rodati, sono sempre degli Einstein che si muovono – rispetto al terzetto dei grandi che regolano Quarrata – con disinvoltura anche fra le onde gravitazionali.

Fatto? Ecco: Quarrata è in mano a gente che, in buona sostanza, si fa dirigere di sottobanco dal sindaco di fatto, l’inossidato-inossidabile eroe del burraco.

Buona serata al sindaco in fascia se va, dopo la messa vespertina delle 16, alla processione a Santo Stefano di Lucciano.

Dove non mancherà il rinfresco, perché la ganascia ha da battere…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


Print Friendly, PDF & Email