“VITA E AUTODETERMINAZIONE”, INCONTRO E FILM SU PIERGIORGIO WELBY

La Biblioteca San Giorgio a Pistoia

PISTOIA. Sabato 6 maggio, in Auditorium Terzani a partire dalle 16, la biblioteca San Giorgio dedica un importante evento – intitolato “Il viaggio di una vita per l’autodeterminazione” – a un tema sentito e dibattuto.

Al centro di tutto ci sarà la proiezione del film “Love is all. Piergiorgio Welby, autoritratto” di Livia Giunti e Francesco Andreotti, alla presenza degli autori e di di Mina Welby, vedova di Piergiorgio e vicepresidente dell’Associazione Luca Coscioni.

Seguiranno alcune letture di Dora Donarelli, tratte dal libro “Ocean Terminal” di Piergiorgio Welby (Castelvecchi, 2009).

A corredo del film, la biblioteca San Giorgio mette a disposizione degli utenti una selezione di libri sull’argomento, assieme ad alcune copie del disegno di legge approvato dalla Camera dei Deputati e del documento di protesta sottoscritto a questo riguardo da alcuni deputati di orientamento cattolico.

Sono passati più di dieci anni dall’irruzione nei palinsesti televisivi dell’immagine di Piergiorgio Welby, inerte a letto, attaccato al respiratore polmonare che con una voce sintetica chiedeva al Presidente della Repubblica di poter morire.

La vicenda di Welby è divenuta il simbolo della lotta per i diritti civili e per l’autodeterminazione dei cittadini, insieme alle vicende successive di Giovanni Nuvoli e di Eluana Englaro, fino ad arrivare ai recentissimi casi di Dj Fabo e Davide Trentini, che hanno scelto il suicidio assistito in Svizzera, non potendo disporre del proprio fine-vita in Italia.

Dopo lunghi anni di polemiche per il vuoto normativo sul “fine vita”, pochi giorni fa, il 20 aprile 2017, la Cameradei Deputati ha approvato una proposta di legge che dovrà passare all’esame del Senato prima di raggiungere l’approvazione definitiva.

L’iter di questo testo, particolarmente combattuto, ha preso il via nel 2013, dopo che per molti anni le numerose proposte presentate dalle varie forze politiche sono rimaste invariabilmente ferme, senza sperare di poter contare sulla convergenza dei diversi orientamenti.

Oggi, il disegno di legge approvato a grande maggioranza dalla Camera, offre finalmente una regolamentazione al testamento biologico, sottraendolo alle sentenze dei giudici e colmando quel vuoto legislativo con cui i malati e le loro famiglie hanno dovuto fare i conti finora.

Sulla vicenda le opinioni sono discordanti: c’è chi lo riconosce come un vero e proprio passo in avanti, chi mette in guardia dalle possibili trappole in fase di applicazione, chi lo denuncia come un provvedimento barbaro, da combattere con tutte le armi al Senato.

[daniele – comune pistoia]

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