vittime. ORA CHE IL RITO GIUSTO S’È COMPIUTO, RINGRAZIANDO IL SIGNORE VI SALUTO!

«S’è rifatta la calma | nell’aria: tra gli scogli parlotta la maretta. | Sulla costa quietata, nei broli, qualche avvocata | a pena svetta»


 

Dopo le esternazioni dell’avvocata Elena Augustin


 

Fu tutto come la pesca digGiúnti:

acqua fino alle palle e pesci punti…

 

D’un bel giallòvo fu la macchinetta
del Benesperi, sindaco arrubbato.
C’andava sopra a corsa, di gran fretta,
allegro: ché nessun l’avéa turbato.
Poi capitòggli una disgrazia infetta
che l’ha sconvolto e destabilizzato:
sono arrivate le ruminazioni
con una gran rottura di coglioni.

Preso di mira da due delinquenti
e da un ladro di Prato ad una cena,
mutò la gioia in lacrime e lamenti
e il suo sorriso diventò una pena.
Ma impiegò poco e superò i tormenti
e lavorò con impegnata lena
onde evitare guai: fece di più
dotandosi di un bel biemmevù.

Ora l’Augùstin, sua grande avvocata,
canta il Te Deum perché tornato è il sole.
Or la giustizia è ben ripristinata
ed è il caso di spendere parole
per render la vicenda conclamata
e festeggiare quanto più si pòle.
Domanda: ma quand’era a pizza a Prato,
Luca era sano o ancora… ruminato?

Giovanni da San Piero & Ponte dei Bini



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