viva la pace. E IL MAZZANTI ‘COLORA LE DEMOCRATICHE EMOZIONI’ CON UNA MANO DI VERNICE DI IPOCRISIA COLOR ARCOBALENO

«Quarrata – ha detto il sindaco – è una città di pace e oggi lo ha dimostrato. Una bellissima manifestazione, quella di oggi pomeriggio, tinta dai colori delle bandiere»


C’è qualcosa di più odioso dell’ipocrita retorica dei politicamente corretti?

 

Una volta era così. Almeno quanto i comunisti odiavano gli Usa e il loro imperialismo economico fagocitante

 

Caro Marco Mazzanti, non prendertela se ti do del cocco.

Oltre che – e mi dispiace – essere stato a scuola da me, sei anche il mio sindaco, mio malgrado. E quindi ho ogni diritto – checché ne dicano alla procura di Pistoia, dove puoi contare su tutte le tue forzine perché, come «autorità costituita», hai le porte aperte e sei molto apprezzato da certi giudici –; ho ogni diritto, dico, di picchiarti, come una volta facevano le maestre, con la famosa “canna lindia” utilizzata per raddrizzare i cervelli eccentrici.

La procura. Parlo di quella medesima arce sublime che difende i diritti della «gente comune» chiedendo al tuo maresciallo Salvatore Maricchiolo di aprire fascicoli sul presunto furto di una chiavA della vigilA Traversi di Agliana, mentre nessuno intende muoversi contro tutti falsi, i favoreggiamenti, le regalie, gli inciuci e i chiodi storti che tu, cocco, lasci in piedi e ti rifiuti di correggere in casa tua. Tu e il tuo assessore Simone Niccolai, costruttore abusivo di capannoni nell’orto.

Ma di cosa vai parlando? Quarrata, secondo te, è redenta e santa solo perché in piazza c’erano tanti colori arcobaleno?

La tua ipocrisia – premiata vergognosamente da quanti ti lasciano al tuo posto nonostante tutte le tue consapevoli colpe in odor di reati – è satolla delle quattro parole ad mentulam canis (a cavolo di cane) che hai pronunciato? Ora il sole – come dicevano i vecchi di prima – è stato tirato al monte? La tua opera è compiuta?

Te li ricordi i soldati blu di Arrivano i nostri!, vero cocco?

Forse sì. Perché io sono convinto che a sera, dopo tanti colorini per colorare le emozioni tipiche delle sinistre un tempo antiamericane e oggi filo-imperialiste Usa & Getta, quando ti sei seduto a tavola, non hai digiunato per fare un fioretto, ma al contrario ti sei pappato – tanto per dire – un bel cappone arrosto. E a quattro ganasce secondo il tuo famoso e solito modus pappandi.

Del resto la tua scuola è D’Alema che a Firenze non aspettò neppure Clinton a tavola, ma sgranò il Parmigiano come un topo. E anche allora Baffino obbediva scodinzolante al presidente dei pompini in sala ovale che gli chiedeva di bombardare gli ex-compagni di Tito e della Jugoslavia.

E sei andato a nanna satur ac pransus, bello pieno, come dicevano i romani. Il tuo lo avevi fatto e a Kiev li avevi bell’e sistemati tutti a nanna nei rifugi sotterranei…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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