
PISTOIA. Le faide interne al Pd, tra le eterne correnti che mirano a ottenere una fetta di potere in più della controparte, si combattono a colpi di comunicati stampa e di convegni-seminari organizzati dalle varie ‘associazioni culturali’ o altri enti espressione di cordate del partito.
Non esiste un vero oggetto di sfida, inteso come contrapposizione di due posizioni diversamente argomentate: la contesa corre sempre sulla strumentalizzazione di questioni amministrative e politiche, che invece esigerebbero un approccio obiettivo e serio, non finalizzato alla lotta partitica ma alla risoluzione dei problemi.
Nei giorni passati i renziani, delle varie infornate, strumentalizzando il tema del vivaismo, sono usciti, come da copione, all’attacco dell’area bertinelliana, quella che governa il Comune capoluogo, evidentemente per una conta in vista delle prossime amministrative.
Oggi un’associazione ambientalista, il Wwf, prova ad affrontare criticità e prospettive di questo driver imprescendibile per il territorio pistoiese e la sua economia. Ecco il comunicato:

La cronaca locale di questi ultimi giorni è stata monopolizzata dalle diverse prese di posizione seguite alla decisione della giunta del comune di Pistoia di inviare, quale principale osservazione al piano territoriale di coordinamento provinciale, uno “stop” alle aree vocate ad attività vivaistica. confermando sostanzialmente le previsioni del regolamento urbanistico 2013.
Bene ha fatto l’amministrazione comunale a prendere tale decisione poiché l’ampliamento di dette aree porterebbe certamente ad una espansione del vivaismo verso le aree pedecollinari caratterizzate da fragilità ambientale, da carenza infrastrutturale, per non parlare di uno stravolgimento paesaggistico da tempo tutelato dalla Regione Toscana con il ‘Piano di Azione della Biodiversità’.
Naturalmente questa scelta non può e non deve essere considerata come la soluzione della questione vivaismo, che vede da tempo scontrarsi istituzioni, cittadini, associazioni di categoria e di protezione ambientale, alcune delle quali qualificate con l’appellativo di “frange oltranziste e barricadiere”, ma che vogliono invece solo l’applicazione integrale della normativa.

Infatti, a fronte di leggi di settore come il D.lgs 150/2012, il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei pesticidi (Pan), come anche il Regio Decreto 523/904, alle quali da tempo doveva essere data piena attuazione, la politica regionale, ed a cascata quella degli altri enti territoriali, latita.
Nessuna azione è stata messa in atto – per esempio – per l’applicazione della difesa integrata, nessuna indagine epidemiologica viene ipotizzata anche se più volte richiesta da cittadini ed associazioni. Eppure non è così in tutta Italia!
È noto, per esempio, che di recente in Trentino, nella Val di Non, caratterizzata da coltivazioni intensive di alberi da frutto, i cittadini siano stati sottoposti ad indagine epidemiologica al fine di rilevare se la continua esposizione a fitofarmaci avesse avuto ricadute sul loro dna.
La ricerca è stata presentata in un convegno pubblico al quale erano presenti – al contrario di quanto avviene nella nostra Provincia – i rappresentanti delle associazioni di categoria, tecnici ed istituzioni, i quali hanno assicurato il massimo impegno al fine di accogliere le istanze dei cittadini.
Naturalmente, da associazione responsabile riteniamo che si possa arrivare sempre a poter conciliare attività economica, salute ed ambiente e quindi per un corretto confronto su tutte le problematiche sollevate da più parti, reputiamo non più rinviabile la ricostituzione/riconvocazione di un tavolo tecnico-politico di confronto, quale l’Osservatorio del Vivaismo.
Wwf Pistoia e Prato
Sulla questione erano precedentemente intervenuti: Comune di Pistoia, Cia Pistoia, Giovanni Sarteschi, Caterina Bini ed Edoardo Fanucci, Patrizio La Pietra, Cipes Pistoia e anche Riccardo Trallori, il ‘giovane’ neosegretario Pd, il primo ad aprire le danze ma di cui non possiamo mostrarvi la nota in quanto inviata solo alle altre testate – sempre Per motivi Democratici ovviamente…
One thought on “vivaismo. WWF: «LA REGIONE ATTUI LA DIFESA INTEGRATA»”
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