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PISTOIA. Una marea di prospettive e di obiettivi quelli a cui guarda l’associazione Vivaisti Italiani che ha riconfermato la nomina di Vannino Vannucci come presidente del consiglio direttivo e di Daniele Dolfi e Romero trinci come due vice presidenti.
Tre nuove entrate invece quelle di Marco Bessi, Francesco Vignoli e Andrea Zelari che, insieme agli altri membri consolidati, Giovanni Giusti, Giorgio Innocenti e Giancarlo Romiti. Tutto il consiglio avrà carica biennale.
Rispetto al biennio precedente non sono più presenti Luca Magazzini, Marco Romiti e Gilberto Stanghini.
L’insediamento del nuovo direttivo, presentato alla stampa questa mattina, 12 gennaio, nello studio Michelotti-Bonechi e associati in via Abbi Pazienza, mira a un lavoro trasversale, volto a risolvere i problemi del territorio, ma anche a usufruiren di quelle opportunità che Pistoia può offrire nel settore vivaistico, anche grazie alla sua nomina a Capitale italiana della cultura.
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“L’associazione ha ormai 12 anni e racchiude circa 200 aziende e 17 sponsor – ha esordito il presidente Vannino Vannucci – vogliamo lavorare a bracceto con i sindacati perché i problemi, così come le opportunità, sono gli stessi per tutti”.
“Tra gli altri, numerosi sono gli impegni sulle problematiche fito-sanitarie, come la stesura di un protocollo d’intesa tra distretto vivaistico e Regione per far sì che le aziende, per adesso una decina, facciano specifici controlli dal punto di vista fito-sanitario, controlli poi portati a Arpat e Regione. Abbiamo tutto l’interesse a far vedere che i nostri vivai sono puliti e che i nostri acquirenti siano tranquilli. Partirà quest’anno anche uno studio sulle normative estere riguardante questi aspetti fito-sanitari”.
Il nuovo consiglio direttivo si presenta diversificato in termini di età e esperienza, tra nuovi membri e quelli già consolidati: un mix che gioverà al continuum delle attività associative e per la crescita della stessa associazione.
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Prosegue anche l’impegno dell’associazione Vivaisti Italiani nel progetto “Vestire il paesaggio”, così come l’accordo fatto con l’Accademia dei Georgofili di Firenze lo scorso 2016.
“Altro obiettivo allargare la base sociale – ha proseguito Vannucci – che è già in crescita di diverse unità, estendendola anche a altri colleghi: Il confronto per noi è vitale”.
E l’associazione conta adesioni anche al di fuori della Toscana, come Sicilia, Lombardia, Veneto, Emilia, Marche e Abruzzo.
Sono circa una sessantina i paesi in cui si esportano prodotti italiani, sopprattutto paesi europei (60%), ma anche asiatici e dell’Africa settentrionale.
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Questa è infatti la grande virtù pistoiese: avere un clima tale che consenta di coltivare innumerevoli qualità di piante, dalla betulla alla sequoia.
“E, dato che Pistoia è stata nominata Capitale italiana della cultura, ci auguriamo che anche il vivaismo abbia fatto la sua parte. Perché Pistoia è anche la Capitale del verde e i vivaisti pistoiesi sono conosciuti in tutto il mondo” ha concluso Vannucci.
Previste, infatti, anche visite all’interno dei vivai.
Altri obiettivi sono l’incremento della comunicazione verso gli operatori, l’intera filiera e gli esterni del settore e la realizzazione di approfondimenti su tematiche ritenute di utilità per il settore, coadiuvati da esperti nelle specifiche materie.
[Alessandra Tuci]