FIRENZE-ROMA. La Regione Toscana ha liquidato quasi cento milioni di fondi pubblici per i servizi del soccorso erogati dalle associazioni di volontariato tramite il 118.
Una bella somma quella che viene destinata alle varie associazioni, prima fra tutte la Federazione delle Misericordie (ci sono anche le Pubbliche Assistenze, la Croce Rossa, Verde, Bianca e d’Oro) pari circa al 6%, per una perversa soglia di massimo esigibile stabilito per legge.
Nei prossimi giorni è convocata l’assemblea della Federazione Toscana delle Misericordie per deliberare sul bilancio che, questa volta, è pervenuto prima (complimenti, ci dicono il 27!) ai vari Governatori suddivisi in due categorie: corsinovisti e non.
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Noi non sappiamo quale di queste due fazioni sarà prevalente sul Consiglio Nazionale della Confederazione che sarà prossimamente tenuto a Firenze, ma è certo che diversi osservatori, ritengono che il mondo del volontariato sia prossimo ad avvenimenti straordinari, che passando da Benevento (lì, il Giudice del lavoro, potrebbe pronunciarsi costituendo un precedente esiziale per il mondo del volontariato, riconoscendolo come assimilato alla disciplina del lavoro dipendente) e arrivando a via dello Steccuto (la Nuova Rete subentrerà, in modo più o meno doloroso, alla Confederazione nazionale?) dove si ribalterà il proscenio dell’intero associazionismo impegnato nel 118.
Sull’orizzonte un’ipotesi di sviluppo del sistema dei “misericordiosi” che passerebbero dalle opere pie – sostenute dai molti correttori morali cecati o più banalmente sovraindaffarati) – alle attività lucrative di società private controllate da fiduciari di ferro (* fondopagina).
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Alcuni Governatori reclamano una più equa distribuzione delle risorse pubbliche (che peraltro dovrebbe essere sottoposta alla disciplina della massima trasparenza il temutissimo F.o.i.a., trattandosi di quattrini pubblici) e questo problema non investirebbe solo le Misericordie toscane, ma la totalità della associazioni (croci rosse, bianche, d’oro, verdi e d’argento!).
L’argomento è destinato a infiammare l’assemblea del 1° dicembre, dove il “bilancio di esercizio” (con i proventi dei 100 milioni), consegnato ai Governatori, susciterà sicure rivendicazioni.
I Governatori toscani delle Misericordie non sono stati peraltro compiutamente informati della circostanza che – in tempi non sospetti – sarebbero state costituite alcune società meglio note come “imprese sociali” che avrebbero alla guida eminenti dirigenti della Federazione Toscana e a partecipazione fiduciaria (elenco in fondo *).
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Si fruga tra i verbali dello scorso anno, per capire chi ha fatto cosa e perché: ma non c’era già il Consorzio Opere di Misericordie che aveva guidato e retto Isola Capo Rizzuto?.
Laura Nocentini (segretaria di Corsinovi) e Gianluca Staderini (Direttore della Federazione Toscana) sarebbero i delegati legali delle Imprese Sociali, ma niente è dato sapere su cosa succede al Consiglio Nazionale di Confederazione che dovrà presto approvare anch’esso il bilancio preventivo, senza la nomina di un nuovo Dg al posto del dimissionario Del Bianco (lui non ci sarebbe più; ma, udite, udite… c’è ancora!).
In questo mese di dicembre ci saranno dunque due assemblee strategicamente rilevanti, per gli esiti di controllo del sistema delle Misericordie, che sono in una fase di riorganizzazione generale: sulla scorta della riforma del terzo settore (Nuova rete) e sugli adeguamenti degli statuti (formalizzati in agosto) le Misericordie della Toscana demanderebbero alla Federazione la totale gestione nelle attività di rilevo economico, senza eccezione alcuna.
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Altri ci dicono il contrario: la Federazione della Toscana, sarebbe la prossima “scatola cinese” che racchiuderà, presto, le altre 350 Associazioni nazionali, subentrando alla Confederazione.
Insomma un gran casino e dunque sarebbe cosa buona e giusta che i Presidenti Trucchi e Corsinovi dicessero qualcosa di unico e definitivo in senso di programmazione dell’architettura della Confederazione, questo in una visione di lungo periodo.
Non lo chiediamo noi, poveri giornalisti, rompipalle squattrinati, lo chiedono le comunità dei volontari che si impegnano con dedizione verso il prossimo, giorno dopo giorno e senza alcuna ricompensa, che non sia un sospirato “grazie”.
Dopo che la Regione Toscana ha “tagliato la torta” dei 100 milioni (con devoluzioni stimabili in una quota di circa 2,2 milioni solo per le Misericordie Toscane), l’argomento di una più equa perequazione delle risorse sembra essere in una fase di lievitazione.
Ma va tutto bene così? Possiamo proporre alcune domande:
1) L’assemblea della Federazione toscana va per davvero ad approvare un bilancio di esercizio senza la contabilizzazione delle partite economiche provenienti dai fondi pubblici della Regione?
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2) Le Misericordie toscane sono state informate delle “imprese sociali” o società partecipate dalla Federazione (elenco in fondo alla pagina) appositamente create per esercitare un controllo ampio sulla comunità e anche (sempre i diffidenti malpancisti ci dicono), utili a “sistemare degli amici” grazie ai dirigenti “fedelissimi” all’attuale dirigenza?
3) È vero che i candidati oggi in pectore per subentrare ad Andrea Del Bianco sarebbero i dirigenti Gianluca Staderini o Gionata Fatichenti o Filippo Pratesi? Se sì, perché non subentra alcuno dopo tanti mesi dalle dimissioni del Dg?
4) È stata redatta la specifica delibera di assemblea per la costituzione delle diverse “imprese sociali”? In caso affermativo è stata proposta all’attenzione degli associati, prima della costituzione, anche con riferimento ai capitali che sono stati investiti in quote sociali, consulenze professionali e connessi?
5) Infine, è solo una nostra impressione o c’è un incomprensibile “effetto nebulosa” che sembrerebbe avvolgere il nuovo organigramma nazionale dell’architettura associazionistica delle Misericordie?
Avremmo piacere che il Presidente Roberto Trucchi provvedesse, con una ragionevole sollecitudine, a replicare con delle puntuali, chiare e convincenti precisazioni che eventualmente dovrebbe predisporre pensando ai volontari.
Facciamo presente che tali ipotesi argomentative potrebbero anche – essendo dimostrato che la trasparenza non è mai troppa – essere portate all’odg delle prossime assemblee e così correttamente e doviziosamente discusse per le valutazioni di merito dell’assemblea sovrana. O no?
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Elenco delle imprese sociali costituite:
- EDILFAR RENT srl – Presidente del Cda: Marco Berti (socio unico Marco Berti 100%)
- MI.TO srl Impresa Sociale – Presidente del Cda:Gianluca Staderini (partecipazione unica della Federazione delle Misericordie della Toscana 100%)
- FINSO srl “Impresa sociale” – Presidente del Cda: Gianni Salvadori (partecipata da Fondazione Innovazione Terzo Settore, 4%; Feder. Reg. Misericordie Toscana 16%; Confederazione Naz. Misericordie 16%; Consorzio Opere al 16%; Anpas s.c. a r.l. 48%)
- FINCARE srl – Presidente del Cda: Gianni Salvadori (partecipata dalla Edilfar Rent al 35% e FINSO srl al 65%) – sito web www.fin-care.it
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
One thought on “volontariato 118. MISERICORDIE IN TRAVAGLIO: QUALE SORPRESA PER IL FUTURO?”
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