VOLONTARIATO CIVICO TRA LUCI E OMBRE

Pieve a Nievole
Pieve a Nievole

PIEVE A NIEVOLE. La Giunta comunale ha dato avvio ai primi progetti sperimentali di “volontariato civico”. Per alcuni di questi progetti è previsto che i volontari ricevano un “rimborso spese” che complessivamente potrà arrivare anche a 500,00 euro, mentre dal prossimo anno sarà previsto anche uno sconto sulle tasse comunali.

Pur ritenendo positiva l’iniziativa dell’Amministrazione di coinvolgere i cittadini nella gestione dei beni pubblici, a noi del MoVimento 5 Stelle sono sorte perplessità che già da tempo avevamo rappresentato all’Amministrazione comunale e alle quali non è ancora stata data una risposta.

Ad esempio l’Agenzia delle Entrate ritiene che i rimborsi spese percepiti dal prestatore di lavoro occasionale non siano tassabili come redditi se la prestazione è a titolo gratuito, precisando che l’agevolazione non si applica quando la prestazione è remunerata o le spese effettivamente sostenute sono inferiori, anche di poco, all’importo rimborsato.

Quindi se il compenso, “anche nella forma di spese rimborsate o anticipate dal committente” eccede le spese “strettamente necessarie” per lo svolgimento dell’attività, viene meno il carattere gratuito della prestazione e l’intero importo erogato risulta imponibile. Inoltre il Comune dovrà acquisire i titoli certificativi delle spese (scontrini, fatture, ricevute, ecc.), che dovranno essere attentamente controllati per verificare la sussistenza della condizione di “spese strettamente necessarie” all’attività svolta. Nel caso del “volontariato civico”, quindi, il Comune elargisce una somma giornaliera forfettaria, vale a dire non commisurata al tempo effettivo della prestazione, e la chiama “rimborso”, nonostante non rappresenti la restituzione di somme anticipate dal volontario per l’esercizio dell’attività a lui richiesta.

Pietro Dezio
Pietro Dezio

Questo vuol dire che il Comune dovrebbe operare la ritenuta alla fonte prevista dall’art. 25 del Dpr 600 del 1973, mentre il “volontario civico” dovrebbe riportare nella dichiarazione dei redditi, alla voce “redditi diversi”, la differenza tra il compenso e le spese, con un conseguente aumento del reddito annuale, con la possibilità di variazione degli scaglioni per il pagamento delle imposte e variazioni dei valori Isee.

Non convince nemmeno lo sconto sulle tasse comunali. Sebbene sia una possibilità già prevista dal Decreto-Legge 12 settembre 2014, n. 133, lo Sblocca Italia, in realtà dobbiamo sempre fare i conti con il Bilancio comunale. Nel Bilancio di Previsione, infatti, è già indicata la somma da incassare per la copertura dei costi dei servizi e dunque ci chiediamo: se alcuni potranno usufruire di sconti sulle tasse comunali, come e da chi saranno compensate le minori somme incassate?

Questo non ci sembra una misura “equa” da adottare da parte di un’Amministrazione comunale, considerando che non è detto che il “volontario civico” sia una persona in difficoltà economica, mentre altri cittadini, tipo coloro che assistono familiari disabili, non riceveranno sconti sulle tasse comunali perché non hanno tempo da dedicare ad altre attività.

Per quanto riguarda le tasse comunali il MoVimento 5 Stelle ritiene che sia necessario che l’Amministrazione si dedichi allo studio di detrazioni ed agevolazioni per chi ha veramente bisogno di aiuto, provvedimenti che non sono stati presi nella formulazione delle tariffe del 2014 e che speriamo vengano considerate per il 2015.

Movimento Cinque Stelle Valdinievole

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