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BENEVENTO-FIRENZE. Questa volta il Giudice non è a Berlino ma a Benevento.
Nella città del Sud è stato infatti stabilito il ripristino dei livelli retributivi di alcuni “dipendenti” che erano impegnati a svolgere còmpiti da autista e da infermiere.
I colleghi del quotidiano on line Ottopagine non mancano di tinteggiare l’articolo con parole che ripropongono nuovamente l’atteggiamento d’indifferenza che abbiamo conosciuto anche per la vicenda dello scampato commissariamento per la sezione di Oste da parte della Misericordia di Prato.
La decisione del Giudice del lavoro di Benevento presenta un precedente che potrebbe avere effetti a caduta inimmaginabili per i molti dirigenti dei servizi del 118 e di molte delle arroccatissime “Magistrature” e Consigli delle Confraternite d’Italia che sembrano avere i soliti atteggiamenti di supponenza e autoreferenza, come ci insegnano le vicende della lite della Misericordia di Prato con Oste, e di Agliana con i Mangoni, o di Pisa e senza dimenticare Viareggio.
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Siamo, da parte nostra, certamente vicini alla moltitudine dei volontari che operano con spirito di abnegazione e servizio in autentica Misericordia (quella di Francesco, intendiamo, non quella delle società lucrative collegate) e ci tornano alla mente le rassicurazioni del Direttore dell’Arciconfraternita di Pistoia Roberto Fratoni che rilevò la correttezza delle retribuzioni dei quadri dirigenti, esposti a costanti implicazioni decisionali e relative responsabilità.
Ma perché i volontari che maneggiano le “barelle a cucchiaio” non sono forse impegnati in altrettante responsabilità nei confronti dei malcapitati da soccorrere?
Il volontariato è una risorsa per la comunità o solo per gli uomini insediati nei consigli direttivi delle società lucrative e fondazioni apparentemente costituite per delle “molto interpretabili” disposizioni di legge?
Che ci dice al riguardo il molto riservato e silenzioso Presidente nazionale Roberto Trucchi? Sembra dimostrato che non solo a Pistoia le ambulanze “debbano tornare a viaggiare sulle ruote del Vangelo” (Vescovo Mansueto dixit) e che serva ovunque tanta e tanta “trasparenza”, e non solo la Misericordia invocata dal Papa Francesco…
A Benevento il conto è presto fatto: 250 € per 39 mesi per 120 “dipendenti al nero” = 1 milione e 170mila € a carico della Misericordia! Immaginate solo cosa accadrebbe in Toscana, se questa linea dovesse estendersi anche nella nostra regione.
[Alessandro Romiti]