«WAR NOW!»

WAR NOW! Teatro Sotterraneo [foto Noemi Bruschi]
WAR NOW! Teatro Sotterraneo [foto Noemi Bruschi]
PISTOIA. Nessuno di noi riesce nemmeno ad immaginarsela, la guerra, quella vera, delle bombe, dei morti ammazzati per strada, delle sirene che suonano per avvisare la popolazione ad avere paura.

Certo, sono passati cento anni dallo scoppio della prima carneficina mondiale e da allora, oltre alla seconda mattanza globale, ancor più cruda, tenera e luttuosa della prima e a parte qualche guerra di confine, la terza, molto probabilmente, non scoppierà, ora. Mai, forse.

Ma la terza guerra mondiale ce la portiamo ormai dentro tutti, perché è quella che scoppia tutti i giorni, quella dell’immaginario collettivo che si impossessa dei singoli cittadini e, a macchia d’olio, li muove viscidi lungo la linea di confine dell’irrealtà, sopraffacendoli con la logica del terrore, di non farcela ad arrivare laddove, l’anonimo vicino di casa, riesce invece a stare. E’ la guerra quotidiana della sopravvivenza e della sopraffazione, quella che siamo costretti puntualmente ad immaginare e dunque a vivere, l’ipotetico terzo conflitto, una cicuta che ci viene somministrata ogni giorno in sempre dosi più massicce fino alla totale assuefazione, che è quella che ci renderà complici, indolori, della distruzione, in un gioco nuovo arricchito anche da un nuovo lessico, atroce e surreale, tragicomico, perverso.

WAR NOW! Teatro Sotterraneo [foto Noemi Bruschi]
WAR NOW! Teatro Sotterraneo [foto Noemi Bruschi]
Tutto questo – e molto altro ancora – sabato e domenica prossimi, 15 e 16 novembre, alle 21, al piccolo teatro Bolognini di Pistoia, in via del Presto, con War Now!, ideato e diretto da Walter Silis e Teatro Sotterraneo, affidato all’interpretazione di Matteo Angius, Sara Bonaventura e Claudio Cirri, apprezzati e coccolati residenti artistici dell’Associazione teatrale pistoiese, con Ieva Kaulina al set design, Marco Santambrogio alle luci e Virginia Sommadossi alla consulenza marketing.

Che è anche la guerra dell’informazione, manipolata, della disinformazione, artistica, della controinformazione, che non buca lo schermo, non si impadronisce del video, perché dietro i tubi catodici ci sono i nuovi killer, gli ultimi dittatori, i più sanguinari terroristi, quelli che narcotizzano le coscienze per poi muoverle a loro piacimento, condizionando gusti, amori, usi e costumi, desideri, paure.

Il pubblico direttamente invece, lo staff artistico, lo incontrerà sabato pomeriggio, alle 17,30, al Saloncino del Teatro Manzoni, per il rituale e apprezzato Il teatro si racconta.

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