web. IGNORANTI DIGITALI, LA PM QUERELA

non mi piacePISTOIA. È spaventosa l’ignoranza relativa all’uso dei social e della rete in genere, è di questi giorni quella vicenda tristissima che ha portato al suicidio una donna di 30 anni, rea – e vittima – di aver usato male il web per diffondere (anche se in un ristretto numero) sue cose privatissime: la rete è mondiale, è globale, non lascia scampo, non dimentica e gli occhi che si posano sulle foto sui post sulle pagine di ognuno di noi sono sempre molti di più di quello che si pensa.

La premessa si collega ad un fatto grave di cui ci giunge adesso notizia: nei giorni scorsi alcuni nostri concittadini hanno pubblicato sulla pagina Fb di D.A. e nel Gruppo denominato “non sei di Pistoia se…” alcuni commenti gravemente offensivi e diffamatori nei confronti del Corpo di Polizia Municipale di Pistoia e dei suoi Agenti arrivando anche a istigare a comportamenti violenti nei confronti degli agenti stessi.

Intanto gli agenti di Polizia Municipale hanno inoltrato una richiesta scritta al Sindaco (vedi doc02149620160915125534) perché esprima pubblicamente una chiara condanna dei comportamenti suddetti, perché l’amministrazione comunale attraverso il Comando di Polizia Municipale denunci presso l’autorità giudiziaria tutti i reati ipotizzabili ivi compresi quelli non soggetti a procedibilità d’ufficio, che in tutti i casi in cui venga commesso un reato nei confronti di un Agente o del Corpo di Polizia Municipale l’amministrazione comunale provveda a costituirsi parte civile e infine che, in tutti i casi di questo genere non venga più effettuata remissione di querela.pollice verso

Seguono le firme di venticinque agenti, cui vorremmo aggiungere la nostra se potesse servire perché, anche come mezzo d’informazione, sentiamo la necessità di sottolineare la pericolosità di comportamenti irresponsabili, che magari partendo dal gioco e dallo scherzo, facilmente scadono nell’istigazione a delinquere, provocando reazioni imprevedibili in soggetti suggestionabili che non per questo sono esclusi dal navigare in rete.

[Paola Fortunati]

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5 thoughts on “web. IGNORANTI DIGITALI, LA PM QUERELA

  1. una cosa simile è successa, nei giorni scorsi, a Fucecchio. alcuni cittadini avevano criticato su facebook il sindaco e la polizia municipale e sono stati convocati nel comando della stessa.

  2. Ho appena letto un post su Facebook di una associazione consumatori illuminante per me ma che dovrebbe sconvolgere gli autori di simili post.
    Se è vero che in Italia ci sono 65000 agenti di Polizia Municipale, tenendo presente che ognuno di essi sarebbe titolato a chiedere il risarcimento dei danni costituendosi parte civile, i nostri ignoranti digitali potrebbero teoricamente trovarsi a pagare un conto di una decina di milioni di €.
    Non male direi…

  3. Buon giorno, io non ho letto il post in questione, ma un conto sono le critiche e anche le battute salaci o la satira, un conto è l’incitazione alla violenza. Il fatto, di dimensioni locali è in realtà esemplificativo, insieme ad altre vicende tipo quella citata della donna suicida, di cosa può emergere alla luce del sole nell’epoca di internet e dei social: la bestialità e la cattiveria più truce di molte persone che, quasi mai si firmano e che grazie all’anonimato possono sfogare le proprie frustrazioni da falliti nella vita (una persona realizzata e in pace con se stessa non ha simili comportamenti). Gente che un tempo contava zero e ancora ora conta zero, pensa di contare qualcosa solo perchè insulta il prossimo da dietro un computer. Imbecilli che siccome scrivono un tweet al Papa o a Renzi sono davvero convinti di parlare con loro. Penso che su questa come su altre cose vada fatto un passo indietro. Sarebbe auspicabile inibire il loro Ip dall’accesso ad internet, ma sopratutto andrebbero, da parte di tutti gli altri, messi in condizione di non nuocere, come? Levandogli amicizia sui social, non ammiccando mai alle ìoro crudeltà gratuite verso altre persone che per carattere sono deboli e indifese e anzi, facendogli sentire a loro volta come un macigno il peso delle loro stronzate, e consegnandoli in definitiva ad un’oblio della rete più che necessario. In ogni caso è la conferma di quanto i tanto decantati progressi dell’umanità siano più che altro fumo negli occhi.
    Massimo Scalas

  4. Tanto di cappello al commento di Massimo Scalas. Ma, dopo avere detto e confermato che il mondo è pieno di idioti, immaturi, falliti, o semplicemente complessati ed insoddisfatti, io mi vorrei rivolgere anche alle persone normali o quasi (spero che siano sempre la maggioranza, altrimenti sono un illuso io). E’ possibile che questa categoria di persone debba avere il bisogno compulsivo di dover condividere sempre e comunque tutto con tutti, perché altrimenti si sente sola e triste?
    Non dico che si debba fare come faccio io, che viaggio tranquillamente senza cellulare e non certo per questo mi sento solo, triste, senza interessi nella vita. Ma un po’ di equilibrio e di saggezza, no?
    E, venendo in particolare alla ragazza che si è uccisa, (pace all’anima sua), è possibile che all’età di trentun anni (piena maturità, si dovrebbe presumere) si debba sentire la necessità di mettere su facebook, Whatsapp o chissà quale altra cavolata, il filmato di un “convegno d’amore”? Siamo veramente fuori di testa, diciamocelo chiaramente. Poi non andiamo a lamentarci se con i pescecani che girano sul web finisce a quella maniera.
    Piero

  5. Pur essendo la vicenda estremamente grave e lesiva, non giustifica la premessa; la persona in oggetto di paragone, ha vissuto nell’indifferenza totale mentre cercava solo comprensione. Nonostante i fatti commessi da lei stessa generati, sicuramente amplificati dalla massa che oggi usa i social, allo stesso modo della lapidazione ai tempi di Maria Maddalena; ora, lei, merita l’oblio che ci ha chiesto, attraverso la morte.
    Non sono i social o il web usati male, questi sono solo lo specchio evidente della poca evoluzione compiuta dall’essere umano, il Mondo è così, esattamente come internet ce lo mostra, nel bene e nel male.

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