wild world san[t]ità. SAN JACOPO A PISTOIA? CARE LE MIE PULIZIE!

Daniele Rovai
Daniele Rovai

PISTOIA. Diciassettemila dipendenti, un fatturato annuo che supera il miliardo di euro, appalti per le pulizie di ospedali, scuole e uffici pubblici in tutta Italia; ma anche grane giudiziarie che hanno visto questa azienda

  1. entrare nelle indagini di “Mafia Capitale” (2014), dove da alcune intercettazioni telefoniche emerge un piano per allearsi con una ditta concorrente così da conseguire l’appalto da un miliardo di euro per “la gestione integrata di tutte le strutture sanitarie regionali del Lazio”, appalto poi saltato
  2. vedersi recapitare una multa da 48 milioni di euro dell’Antitrust (2016) per aver “posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza”, ovvero, anche in questo caso, di essersi accordata con una concorrente per l’affidamento delle pulizie degli edifici scolastici nel Lazio.

Pulizie in ospedale [repertorio]
Pulizie in ospedale [repertorio]
Parliamo della Manutencoop Facility Management Spa, il colosso cooperativo Bolognese che dal 1° luglio di quest’anno ha sostituito la Colser di Parma nelle pulizie dell’ospedale di Pistoia, il San Jacopo.

Ecco cosa ci ha detto un “carrello delle pulizie”, ex Colser, a distanza di due mesi dal cambio di casacca: “La cosa incredibile è che quando eravamo dipendenti Colser non passava giorno, soprattutto negli ultimi mesi, che fioccassero multe da parte della Direzione Sanitaria per non aver pulito bene o per non aver rispettato la procedura. Multe da centinaia e migliaia di euro, mi dicevano. Adesso, invece, è tutto a posto. Tutti contenti. Eppure i problemi ci sono, un’organizzazione pessima e il tempo che ti danno per pulire ulteriormente ridotto”.

Partiamo dall’ organizzazione…

Prendiamo l’uso dei pannetti per pulire. Strumento essenziale. Se ne devono usare quattro tipi diversi: uno per detergere, uno per disinfettare, uno per i mobili del bagno e uno per pulire il water.

Con la Colser li preparavano già piegati gli addetti della lavanderia. Erano precisi e attenti. Guai a non avere tutti i pannetti, guai a non usarli per ogni stanza. Ti arrivava il controllo della Asl e te li contava; quanti ne avevi usati e quanti te ne rimaneva. E se ne mancava qualcuno, apriti cielo. Multe…

Invece adesso?

Devi prenderli tu da sola dalle ceste, rovistando insieme alle colleghe, pregando che ci siano tutti i colori. Prendi e butti nel cesto. Li devi poi piegare prima di usarli. Se non ci sono, fai con quelli che hai. Durante il turno passa un addetto a chiederti se te ne servono altri.

E se passa il controllo dell’Asl…?

In due mesi non c n’è stato uno di controlli sui pannetti.

Mi dicevi che vi lavate le divise a casa. È igienico?

Intanto specifichiamo che si parla di una divisa sola e non due. Vuol dire che la devi lavare la sera e sperare che sia asciutta per la mattina. No che non è igienico. Si parla di divise usate in un ospedale.

Certo se penso che metto la divisa nell’armadietto insieme ai mie vestiti… Vuoi ridere? La prima cosa, che ci hanno detto appena arrivati, è che non dovevamo essere truccate, nessun anello o collanina; e di metterci sempre la cuffia. Per l’igiene.

Ci fai portare la divisa sporca a lavare casa e poi parli di igiene?”

Gli addetti alla lavanderia che fanno?

Che fanno? Con la Colser erano 4 persone su due turni che lavavano le attrezzature, i famosi pannetti, le divise, e soprattutto ci preparavano i carrelli per pulire. Adesso sono dei jolly:li mandano a pulire le scale, i corridoi… Dove serve insomma. Visto che però la lavanderia non può restare scoperta, ci stiamo noi a turno. Ha senso tutto questo?

Che vuol dire preparare un carrello?

Significa che delle due ore e mezzo che ti danno per pulire 8, 9 stanze di degenza, ci devi togliere 15 minuti. In quei minuti almeno due stanze le avevi fatte.

Aspetta un attimo. Per le degenze avete circa 7 minuti a stanza?

Certo. Più 3 minuti per il bagno! 15 minuti persi vuol dire che devi correre e non puoi pulire bene se devi fare anche più veloce del solito.

E tutti fanno tutto, pare di capire…

Esatto. Siamo tutti dei jolly alla fine. Con la Colser invece i turni erano fissi, così come gli addetti per i vari settori. Uno sapeva cosa fare. Conosceva il suo collega e si organizzava. Adesso ti cambiano continuamente i turni e cambiano le persone. Non è la stessa cosa pulire un giorno una degenza e quello dopo una sala operatoria. Non è la stessa cosa pulire cambiando spesso collega.

Eppure questa ditta lavora in tutta la Toscana. Ci sono loro a Careggi. Sono un colosso del settore pulizie anche ospedaliere…

Pulizie in ospedale [repertorio]
Pulizie in ospedale [repertorio]
Non so che dire. Però è tutto a posto. Vedessi come è veloce il controllo delle stanze. Prima venivano in cinque persone! Adesso sono in due. Sarà perché qualcuno è ancora in ferie? E Va tutto bene. Sempre. Ma ti assicuro che in confronto a prima, le cose stanno andando peggio.

Il Pronto Soccorso, per esempio. Con Colser c’erano due addetti, sempre quelli, che conoscevano l’ambiente e si gestivano senza dar fastidio agli infermieri. Entravano insieme alle 6, poi uno usciva alle 7 e l’altro alle 10 e usavano un carrello.

Adesso c’è un addetto che entra alle 4 e esce alle 6. Alle 6 ne arrivano altri due e alle 6:30 un terzo che va via alle 9. Ad un certo punto ci sono tre addetti e tre carrelli in giro per il pronto soccorso. E gli infermieri che si arrabbiano.

E anche qui sempre persone diverse. Che non si conoscono. Che non conoscono il posto. A quel punto non sai più chi pulisce cosa. Insomma un casino. E nel casino non si pulisce bene…

Tre informazioni

  • – Il gestore dell’ospedale è una società privata, la Sat Spa; a questa ditta l’Asl paga il servizio di pulizia. Poi c’è la Ge.Sat Scral, che risponde alla Sat; è questa seconda azienda che ha assegnato, prima alla Colser e poi alla Manutencoop, le pulizie dell’ospedale
  • – La spesa imputata dalla Asl 3, ora Asl Centro, nel bilancio 2015, per le pulizie del San Jacopo, è stata di circa sei milioni di euro (5.847.180,70 euro per la precisione pari a 11.321.719 218 delle vecchie lire)
  • – Il compenso medio netto per gli addetti alle pulizie, ieri Colser oggi Manutencoop (si tratta di circa 60 addetti con un contratto che varia dalle 18 alle 32 ore settimanali eccetto gli straordinari) varia tra i 700 e i 1.000 euro mensili

il conto della servaDue conti a lapis

  • Se gli addetti alle pulizie sono 60, a un costo massimizzato identico per tutti di 1000 (mille) € mensili a testa, si giunge a una spesa di 60mila €. Complessivo su 13 mensilità: 780mila €.
  • Raddoppiamo il costo-pulizie per tener conto delle quote previdenziali da versare (ma non è così, è assai meno): si arriva a 120mila € mensili, il che porterebbe a 1 milione e 560mila € su 13 mensilità.
  • Ora raddoppiamo la cifra di 1 milione e 560mila € per includere, forfettariamente (ma non può essere così…), spese per materiali di consumo, di gestione, amministrazione, ricarichi e quant’altro. E giungiamo a 3 milioni e 120mila € – e siamo stati generosi assai più della grazia divina.
  • Infine (ma solo come regalo aggràtis e per strafare) aggiungiamo 1 milione di euro come guadagno netto per la Manutencoop: arriviamo a 4milioni e 120mila €.
  • Ma la differenza fra 5.847.180,70 di previsione e 4.120.000 € di “conto della serva” (= 1 milione e 727mila 180 €) dove mai finirebbe…?

O altrimenti spiegateci, analiticamente, tutto il meccanismo, perché noi non capiamo bene.

Siamo cronisti e raccontiamo: le conclusioni le lasciamo ai lettori.

[Daniele Rovai]

Print Friendly, PDF & Email

3 thoughts on “wild world san[t]ità. SAN JACOPO A PISTOIA? CARE LE MIE PULIZIE!

  1. Caro Daniele,
    la conclusione da tirare non può essere che una: una bella inchiesta giudiziaria, una spulciatura analitica di tutti i conti, la comprensione piena del perché dalla coop di Parma siamo passati alla “multinazionale” di Bologna e poi, chi, in tutto questo guazzabuglio creato ad arte ha commesso reati penalmente perseguibili, punito come si deve. Anche se, per ipotesi (ma che dico mai!) si trattasse del nostro amatissimo Governatore. Ci vuole tanto? Evidentemente, dato che siamo in Italia, sì.
    Piero.

Comments are closed.