wonderland italy. ALLACCIATE LE CINTURE: CERCASI DISPERATAMENTE CLASSE DIRIGENTE

«Ciao, raga! Sono sempre qui!»
«Ciao, raga! Sono sempre qui!»

SIAMO MESSI male: come ti giri e speri, resti secco. Di sale.

In effetti, siamo presi nel mezzo da gente che, quando è al governo, fa deficit di pessima qualità; quando è all’opposizione straparla di cose che non sa e se è grillina ci fa ridere parlandoci di complotti.

GOVERNO

Il governo attuale è il responsabile del record storico del debito pubblico ed è responsabile della sua negazione, cioè è responsabile di continuare a tenere questo popolo allo stadio infantile.

Questo governo si appresta a essere responsabile della più grave crisi di fiducia verso l’Italia dai tempi “belli” del Berlusca versione bunga bunga.

Se non ve ne siete accorti, lo spread è passato da 100 a 160 negli ultimi 10 giorni e in seguito andrà peggio. Ci stanno per saltare addosso.

Finanziaria e numeri
Finanziaria e numeri

Perché? Perché abbiamo fatto una finanziaria priva di coperture, perché continuiamo ad accumulare clausole di salvaguardia, che si vanno accatastando le une sulle altre e presto ci cascheranno in testa.

La finanziaria, già bocciata in via semi ufficiale a Bruxelles, è fatta da 16,5 miliardi di deficit per evitare che le clausole, inventate dallo stesso Renzi (ovvero l’aumento dell’Iva) per tenere fede agli impegni che lui aveva preso (deficit all’1,8% del Pil… e sappiamo che invece sarà al 2,4) e 19,5 miliardi di maggiori spese, ovvero altro deficit.

Di questi 19 miliardi, 15 sono in spesa corrente (leggasi stipendi dipendenti pubblici, affitti, premi e premietti vari: ovvero servono al sistema per mantenere se stesso) e 4 miliardi sono spesa in conto capitale (investimenti).

Riguardiamo le coperture:

  • 10,7 miliardi dalla lotta all’evasione… solite fantasie di tutti i governi
  • Il resto è deficit, debito aggiuntivo. E ci meravigliamo che a Bruxelles si arrabbino?
I trucchetti della finanziaria
I trucchetti della Finanziaria

Ma la cosa bella è l’impatto della manovra sui conti pubblici per il triennio 2017-19 come spiegata dal Mef. Intanto la spesa pubblica aumenta si 19 miliardi, poi, udite udite, le entrate aumentano di ben 55 miliardi!

E come è possibile? Si tratta di un barbatrucco: la cifra incorpora l’ammontare delle clausole di salvaguardia spostate avanti nel tempo.

NON È QUESTIONE DI “ZERO VIRGOLA”

Avete capito vero? Ora comprendete perché Juncker ci guarda con crescente preoccupazione?

Qui non è questione di decimali di Pil come il nostro esimio presidente del consiglio non eletto  vuole darci a bere.

Non sono i tecnocrati… qui ballano grandi cifre, quelle che bastano a farci andare a gambe all’aria non appena finisce la pacchia del Qe di Draghi o il petrolio torna a salire.

Bilanci all’italiana...
Bilanci all’italiana…

Ecco perché lo spread sta salendo: i mercati iniziano a valutare se davvero non sia diventato troppo rischioso continuare a credere nell’Italia e se vi dicono che lo spread sale a causa dell’incertezza sul referendum, beh, vi stanno prendendo in giro.

E vi prendono in giro quando vi spiegano come siamo bravi rispetto a Francia e Spagna.

Sì, perché se poi andiamo a vedere cosa sono le clausole di salvaguardia che vengono procrastinate, non sono altro che debito già fatto e che dovrebbe essere coperto da esse.

Il giorno che andremo a computarlo come deve essere, nella casella giusta (il debito appunto), scopriremo che il nostro rapporto deficit/Pil è al 3,5%!

Il che ci rende sinistramente simili alla Grecia, che falsificava i bilanci, e alle nostre care banche, che volendo mettere a bilancio le sofferenze come se non lo fossero, sono saltate in aria alla prima folata di vento.

Ma tanto si sa: ciò che conta ora è il referendum, nuova e potentissima arma di distrazione di massa. Non so se l’avete capito.

OPPOSIZIONE

Ci può essere qualcosa di peggiore rispetto a questo governo? Sì, l’opposizione. Ecco le ricette economiche del redivivo cabarettista di Arcore.

La nuova ricetta economica di Berlusconi
La nuova ricetta economica di Berlusconi

Dunque, la leggenda vuole che Silvio e Matteo due alias Salvini, abbiano trovato la “quadra” come dicono i leghisti acculturati, sull’introduzione della flat tax, un’unica aliquota fiscale, posta tra il 15 e il 25%…

Boom! Ma il meglio il nostro eroe meneghino lo propone con questa dichiarazione rilasciata a Vespa: “Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone e Cina sono usciti dall’ultima, lunga crisi perché hanno stampato moneta. Il premier giapponese Shinzo Abe ha raggiunto addirittura il 20% del Pil.

Con lo stesso criterio, noi avremmo potuto stampare più di 350 miliardi di euro. E l’inflazione in Giappone è aumentata solo del 3,5%, un buon lievito per l’economia. Dobbiamo agire su due fronti.

Da un lato rendere l’euro competitivo con le altre valute, dall’altro affiancarlo a una moneta nazionale aggiuntiva. Inoltre dobbiamo ottenere una revisione del bail in, un rischio per i risparmiatori che depositano i soldi in banca”.

Ora, a parte il fatto che la Bce, poverina, si sta riempiendo di carta straccia per salvare noi e qualche altro Stato canaglia (come si usava ai tempi di Bush), a parte il fatto che il Giappone era e resta in deflazione e che per il 3,5% citato da Berlusconi trattasi di tipico peto dovuto a indigestione (di yen) subito riassorbito con la dolce Euchessina.

È l’unico che ha il defibrillatore
È l’unico che ha il defibrillatore…

A parte questo vorrei capire che significa rendere competitivo l’euro. Soprattutto come Silvio pensi di procedere nell’epoca del gigantesco Qe di Draghi (in un oceano di euro cosa vorrebbe fare di più Mr Berlusconi?).

Poi si vorrebbe capire il senso di una seconda moneta locale che non sia la pura sparata demenziale di un politico decotto.

Riguardo al bail in lui e tutti gli altri si rassegnino. Serve a evitare le solite rapine a mano armata a danno di tutti gli italiani.

Resterà e verrà pure applicato: da Mps.

UNO VALE UNO

I 5 STELLE ALLA DERIVA

A questo punto non ci resta che aggrapparci ai 5 Stelle. Ma anche no. Io, come ho avuto modo di dire, li sto votando, ma è un voto di protesta e mi pare che al momento più in là non si vada.

In effetti i signori hanno molte idee: confuse.

Ciò che preoccupa non è tanto l’atavica attrazione di questo movimento per i complotti e le trame dei poteri forti, quanto ciò che questo rivela. Una totale carenza di mezzi, mezzi culturali, necessari a capire ciò che ti gira intorno e siccome ciò che gira intorno lo fa in maniera sempre più vorticosa, tu non ti puoi permettere di fantasticare ancora di scie chimiche, lobby del frigorifero, e terremoti addomesticati.

Non puoi, perché mentre tu perdi tempo dietro alle bufale un tanto al kilo presenti in rete, che ti diverti coi tarocchi, i maghi e l’agricoltura biodinamica (maremma che panzana anche questa! Fa il paio con l’acqua fresca venduta come farmaco dagli omeopati) il mondo ti passa accanto e ti travolge; i mercati, entità astratta ritenuta dai grillini responsabile di ogni disgrazia, ti fanno marameo.

D’altro canto come poteva andare diversamente quando i loro fondatori Grillo e Casaleggio si sono inventati la panzana dell’uno vale uno? Ma quando mai?

Una bufala leggendaria trasformata in verità
Una bufala leggendaria trasformata in verità

Ed è proprio questo il peccato originale che ha impedito la selezione di una classe dirigente; ed è proprio questo che situazioni come Roma evidenziano. Un vuoto pauroso di classe dirigente, di persone capaci e con le competenze adeguate. I grillini non ne hanno e infatti le chiamano da fuori il movimento.

Per carità, ci sono anche casi virtuosi, come la Appendino e Pizzarotti. Quest’ultimo che ha fatto un ottimo lavoro a Parma recuperando i conti di un Comune dissestato, è stato fatto fuori perché colpevole di capacità di pensiero autonomo; la seconda che ha subito dimostrato di essere altrettanto autonoma, per ora no.

In ogni caso è significativo notare che la Appendino è una grillina anomala, proviene da una certa Torino, assai lontana dagli schemi grillini, molto vicina a quei salotti buoni che da sempre sono visti con sospetto dal movimento: e infatti sta governando in modo molto distante dai dettami del movimento.

Basti pensare che ha deciso di privatizzare la partecipata dell’acqua, per alleviare il debito lasciato in eredità dai precedenti 30 anni a trazione Pd. Eppure, le Appendino sono l’unica speranza che questo movimento ha di evolversi e maturare.

In campo economico le loro ricette sono vaghe, ondivaghe e molto simili in fondo, alle proposte berlusconiane di cui sopra. I loro fari sono gente come Stiglitz o Kruger o Bagnai. Gente da convegno, gente che non ha mai rischiato in proprio.

CONCLUSIONE

La settimana scorsa, 5 anni fa, Draghi iniziava il suo mandato: se fosse possibile fare il cambio, lui qui e tutti gli altri a coltivare cavolini a Bruxelles, forse ce la potremmo ancora giocare…

[Massimo Scalas]

[Fonti: Mef, La Voce Info, Twitter]

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