wonderland italy. GOODBYE, GOODBANK

CI ERAVAMO LASCIATI con le quattro sorelle rosse ripulite dalle sofferenze bancarie e proposte gioiosamente ai mercati per essere vendute entro il 30 giugno. Anzi, entro il 30 settembre. Anzi… non si sa. Nessuno le vuole.

UNA FARSA DA TRAGEDIA GRECA

Il tempo passa, ma passa invano. In questi ultimi due anni abbiamo assistito al fallimento di fatto di Carige, Veneto Banca, Banco Popolare di Vicenza, Banca Etruria, Banca Marche CariChieti CariFerrara, Monte dei Paschi, Cassa di Cesena.

Abbiamo Unicredit, la banca italiana più grande, l’unica sistemica, che necessita di un aumento di capitale di 10 miliardi, con le sofferenze che ancora oggi, mentre scrivo vanno aumentando.

«Io? Vi... fumo i risparmi!»
«Io? Vi… fumo i risparmi!»

Ma questo, come dicevano in coro Visco, Patuelli, Renzi e Padoan resta il sistema bancario più sano del mondo.

Sarà per questo che diversi istituti stanno aumentando le commissioni e le spese di tenuta conto: tra questi segnaliamo Banco Popolare, Ubi, Iw Bank e Unicredit.

D’altro canto i soldi che loro hanno messo e perso in Atlante e nel fondo di risoluzione interbancario devono pur rientrare e quindi pagate voi, correntisti delle banche sane. E pagate due volte, con l’aumento imposto e, per chi è azionista, con dividendi quasi azzerati.

Tutto il contrario dello spirito imposto dalla normativa europea del bail in. Siamo riusciti, da bravi italiani a farci del male, aggirando le leggi e sentendoci pure i più furbi (ma che aspettate a cambiare banca? Vi va bene così? Ma li leggete gli estratti conto trimestrali? Guardate che non tutte fanno così, sapete?).

SUICIDI

Intanto le 4 “good bank” del centro Italia (Etruria, Marche, CariFerrara, CariChieti) che dovevano essere vendute entro il 30 settembre, sono ancora lì. Nessuno le vuole al prezzo che i venditori vorrebbero.

E il prezzo che i venditori vorrebbero è quei quasi 4 miliardi messi nel Fondo di Risoluzione Interbancario. Soldi messi dalle banche sane e che non rivedranno più, per la gioia dei loro correntisti, obbligazionisti e azionisti.

Non li rivedranno perché, nonostante l’appello lanciato da Renzi alla fata turchina, quelle banche non valgono nulla, si stanno riempiendo di nuovo di sofferenze.

Andavano lasciate fallire o andava attivato il bail in, ma a noi italiani, si sa, le cose semplici e dove non c’è distruzione di ricchezza pubblica e ora anche privata, non piacciono.

bail-in-bailamme renziCosì, per tenere in stato vegetativo questi cadaveri, che rappresentano meno dell’1% del sistema creditizio italiano, le altre banche hanno impegnato i soldi necessari al funzionamento dei prossimi tre anni del Fondo di Risoluzione Interbancario: auguriamoci che Mps non ne abbia bisogno.

Da notare che, dopo aver rinviato, in accordo con la Bce, la vendita di queste banche per la seconda volta, il nuovo termine concordato è stato secretato.

Manco fosse una questione di sicurezza nazionale, in ogni caso un gran bel messaggio agli investitori, a chi vanta dei crediti nei confronti delle banche in questione che ora, non hanno la più pallida idea di come muoversi a tutela dei propri interessi.

E ci vengono a raccontare di imprenditori esteri che fanno la fila per investire da noi…

Intanto Renzi va in giro a dire che il problema è Deustche Bank. Da morir dal ridere.

E NELLA SERENISSIMA REPUBBLICA DI ZAIA…

Atlante. Regge o schianta...?
Atlante. Regge o schianta…?

Ma se i rossi piangono non è che i leghisti ridano: Veneto Banca e Banco Popolare di Vicenza, in mano al Fondo Atlante, replica nordista del disastro del Fondo Interbancario, sono in trattativa col fondo Atlas (guarda un po’, lo stesso nome del fondo Atlante), i biechi avvoltoi amerikani, che però, preso atto che il cost/income supera il valore di 80, hanno chiesto di licenziare 4mila dipendenti su 10mila (ma vi rendete conto per due banche quanti ce ne sono?) perché altrimenti non c’è modo di produrre utile.

Per cost/incom si intende il rapporto tra i costi operativi (come i costi amministrativi, quelli per il personale e per le proprietà) e il margine di intermediazione, che nel bilancio degli istituti di credito è il risultato della somma tra margine di interesse, commissioni nette, dividendi e proventi simili, risultato netto dell’attività di negoziazione, risultato netto dell’attività di copertura, utili (o perdite) e risultato netto delle attività e passività finanziarie.

È uno dei principali indicatori dell’efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore è l’efficienza della banca. Un correntista dovrebbe volere questo tipo di banca. In un Paese normale e soprattutto non cattolico.

COME AGGIRARE LE LEGGI E FARSI DEL MALE

A questo punto, dopo tutta questa vicenda, che, lontana dal chiudersi, promette di complicarsi nelle prossime settimane con Mps e Unicredit, sono chiare alcune cose:

  1. non si tengono in vita i malati terminali, si sta loro vicini, e si cerca, nel modo più sereno possibile di accompagnarli al trapasso.
    Nella vita incaponirsi in senso contrario causa ulteriori sofferenze al malato e ai suoi cari.
    In economia causa ulteriori sofferenze bancarie e danni cospicui al portafoglio dell’intera nazione e, in definitiva, si compie un atto contro natura.
  2. sono stati bruciati già 7-8 miliardi senza che queste banche abbiano attuato alcunché per ridurre i costi e rimettersi sui mercati.
    La solidarietà la si dà ai vivi, non ai morti. Gli aiuti si danno a chi dimostra di potercela fare, darla a questi qua significa togliere risorse alla parte sana dell’organismo, estendendo in definitiva il contagio.
Noi siamo più furbi!
Noi siamo più furbi!

Invece, come sempre abbiamo fatto i “furbi” (tonti), aggirando le nuove leggi europee in materia e tradendone lo spirito.

Dove lo spirito è che ognuno si paga i cocci delle sue banche, che sono aziende private (almeno in Italia), passando prima dal Burden Sharing e poi dal bail in e questo non per cattiveria, ma perché al principio di solidarietà che tante volte spinge alla collusione, all’azzardo e al rischio (che tanto poi qualcun altro paga), si fa prevalere il principio di responsabilità, cosa della quale, questa nazione bambina pare del tutto priva, dopo 2000 anni di fraintendimento su cosa sia il Cristianesimo.

Ma cosa ve lo dico a fare?

[Massimo Scalas]

[Fonte: Bankitalia]

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