IN ITALIA le armi di distrazione di massa abbondano: da due giorni non si sente altro che la menata di Renzi che parla col babbo. Una bella sceneggiata per gonzi. E per non discutere mai di cose serie, di cose concrete. Di cose come il Pil o come il Jobs Act.
MA CHE BEL PIL!
L’economia italiana assomigia sempre di più ad un razzo di Kim (mister Corea del Nord). Non decolla e se decolla lo fa coi retrorazzi accesi. Martedì è stato pubblicato il preliminare italiano e dell’area Ue:
- Pil italiano tendenziale (annuale riferito al primo trimestre 2017): +0,8% rispetto a + 1% precedente
- Pil area Ue tendenziale (annuale riferito al primo trimestre 2017): +1,7 come rilevazione precedente
- Pil italiano trimestrale (1* trimestre): +0,2% come rilevazione precedente
- Pil area Ue trimestrale (1° trimestre): +0,5% come rilevazione precedente
Potete notare che, come sempre, la nostra economia cresce meno della metà rispetto alla media Ue e praticamente solo la Francia ha una performance così bassa.
Ma naturalmente è molto più importante sapere che, secondo la nonna di Renzi, il signor Tiziano non ha mai detto bugie nemmeno da bambino.
R.I.P. JOBS ACT
Altra notizia di cui non si rinvengono tracce sui formidabili giornali italiani (ma su Bloomberg sì): l’ultimo trimestre del 2016 si chiude con il record di contratti attivati a tempo determinato.
Domanda: ma il Jobs Act non doveva servire a stabilizzare i rapporti di lavoro precari? Ma ora ci terrei proprio a sapere che ha detto la bisnonna della bis cugina di Renzi sul suo babbo…
[Massimo Scalas]
[Fonti: Ministero del lavoro, Bloomberg]