A VOLTE dal male nasce il bene. Magari meglio sarebbe senza usare i nostri soldi per le mance.
Mi chiedo perché, di fronte all’evidenza conclamata che i bonus non hanno fatto ripartire l’Italia e sono costati tantissimo, si deve continuare sulla stessa strada.
Naturalmente dare 500 euro ai diciottenni in prossimità del referendum è una pura coincidenza…
Io penso che, tra tutti i bonus dell’èra, Renzi questo sia il più inutile e stupido:
- perché questo bonus è anagrafico, cioè viene elargito in base all’età e indipendentemente dal reddito familiare o personale.
Per capirci: se il figlio di Elkann, il presidente di Fca, avesse diciotto anni spetterebbe anche a lui. - non c’è discrimine su ciò che s’intende per cultura, si va da spettacoli dal vivo, dal cinema ai musei e dai teatri ai libri.
Ma di quali spettacoli, quali cinema non si fa cenno, di modo che potrebbe essere speso nei cinepanettoni natalizi come in spettacoli di lap dance piuttosto che nella visita degli Uffizi… - la platea degli aventi diritto è di circa 600mila ragazzi e quindi la spesa è di circa 300 milioni, che si va a sommare ad altri 500 milioni di sovvenzioni al cinema, che sono poi il doppio di quanto viene dato in Francia e il triplo della media europea.
Ma davvero non potevano essere immessi questi soldi in ambiti dove è molto più importante il sostegno dello Stato? Questo è un Paese che non ha politiche attive per il lavoro…
IL LATO BUONO
A questo punto occorre però mettere in evidenza la parte buona di questo bonus: per la prima volta si tratta di un voucher di spesa, che va direttamente nelle tasche del beneficiario e non in quelle della filiera in cui la spesa sarà poi fatta.
Quindi si è deciso di rispettare le scelte dell’individuo e non è poco in questo Stato post-sovietico.
Si tratta, inoltre, di un voucher elettronico: viene abolito il denaro contante e tutto è tracciato e infine il tutto avverrà su una piattaforma che rappresenta un grande sforzo di assemblaggio della miriade di pezzi telematici dello Stato.
Una cosa molto innovativa per l’Italia, che farà sicuramente da apripista per quello che saranno, o dovrebbero diventare, i rapporti del cittadino con lo Stato, semplificando notevolmente lo scambio d’informazioni tra le parti e l’accesso ai servizi.
Vediamo in concreto di che si tratta.
COME FARE PER AVERE IL BONUS
Per prima cosa si va sul sito www.app18.it e poi
- gli esercenti interessati si registrano e otterranno in cambio un codice che permetterà loro di accedere e operare sul sito, in maniera esclusivamente elettronica. Niente denaro contante.
- i ragazzi invece, sempre seguendo le istruzioni presenti sul sito, si iscriveranno a Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che fornirà loro, oltre al voucher elettronico, anche le credenziali per l’accesso ai sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni di tutta Italia
- gli esercenti saranno rimborsati direttamente, inserendo il codice alfanumerico associato agli acquisti fatti dai ragazzi nei loro locali
Personalmente ho aperto il sito e mi è sembrato molto intuitivo e semplice: se tutto fila liscio, ben 600mila ragazzi diverranno “digitali” e cambieranno completamente, anche per il futuro, il modo di rapportarsi con la pubblica amministrazione.
Potrebbe essere questa la via per un recupero di efficienza e produttività del pubblico impiego.
Stiamo a vedere…
[Massimo Scalas]