wonderland italy. ZOMBIE A SPESE NOSTRE

AGONIA, AGONIA CANAGLIA

Alla salute!

Dunque non c’è speranza.

La Bce pare disponibile (l’Ue non si sa) a consentire la “ricapitalizzazione precauzionale” di Veneto Banca e Banco Popolare di Vicenza. Purtroppo niente bail in.

In questo Paese c’è sempre voglia di conservare i cadaveri. Non per nulla è il Paese delle reliquie.

Ma riepiloghiamo: le due banche insieme, sotto la gestione di Consoli e Zonin, hanno perso l’intero capitale bruciando 11,5 miliardi di euro, inoltre dal 2014 hanno chiuso i bilanci con un rosso complessivo di 7,5 miliardi.

Le cause: mala gestione e i due sono rinviati a giudizio. Questo non ha impedito di liquidare entrambi con buonuscite milionarie e solo ora, finalmente e tardivamente, si procede all’azione di responsabilità verso i due tristi figuri.

Consoli, dal canto suo, ha pensato di anticipare l’azione facendo causa a Veneto Banca, per il danno d’immagine… Siamo in Italia e i tempi di chi sparava alle gambe sono passati.

In ogni caso molti tra i 200mila correntisti hanno perso tutto quanto avevano investito in azioni: azioni di banche non quotate e vedute ai citrulli a 60 e 40 euro per azione.

Oggi valgono 10 centesimi l’una.

IL FONDO ATLANTE

Quindi due banche morte, c’era solo da procedere alla sepoltura, ma, come Alitalia insegna, in questo Paese nessuno è libero di morire in pace: l’accanimento terapeutico è prassi consolidata.

Quindi si costituisce il Fondo Atlante che, con i soldi delle banche sane, nel caso delle due venete, circa 2,5 miliardi, le “salvano”.

Il meraviglioso fondo Atlante che doveva rendere ai sottoscrittori il 6% annuo! Peccato che le due banche chiudono i rispettivi bilanci 2016 con perdite di 1,9 miliardi Vicenza, e 1,5 miliardi Veneto Banca. Resta di stucco, è sparito il Fondo Atlante.

Manco ’na lira!

RICAPITALIZZAZIONE PRECAUZIONALE

Ora che la Bce dà l’ok, da domani entra in funzione lo scudo preventivo preparato dal governo per salvare Mps e le due venete.

Ammonta a 20 miliardi di cui 7,5 andranno alla flebo di Mps e 6,5 a quella delle due venete.

In tutto 14 miliardi pagati dai contribuenti, noi.

SE MANCA LA REDDITIVITÀ

Quindi 14 miliardi per mettere in sicurezza le tre banche. Domanda: se i bilanci continuano a essere quelli che abbiamo appena detto, che fine faranno questi 14 miliardi? Faranno la fine del fondo Atlante e tra un anno saremo di nuovo qui a tirare lo sciacquone.

Se andiamo a vedere le cause del rosso nei due bilanci, vediamo e, dobbiamo molto preoccuparci, che la raccolta di risparmio è scesa del 14% in Vicenza e del 18% in Veneto Banca.

I risparmiatori, in parole povere, sono in fuga (e vorrei vedere!), i ricavi sono in calo del 30%. Inoltre i crediti in sofferenza sono due volte e mezzo il capitale e dovranno ancora svalutarli.

I dipendenti delle banche venete festeggiano il prossimo licenziamento

È quindi chiaro che sommando la fuga dei correntisti alle sofferenze, anche nel 2017 il bilancio sarà in rosso.

PAGARE GLI STIPENDI

Ma c’è ancora una cosa, in questo museo degli orrori: le due banche, per pagare gli stipendi, hanno dovuto emettere bond garantiti dallo Stato (ovvero sempre da noi) per complessivi tre miliardi.

CONCLUSIONE

Ci sono 10mila dipendenti, ora le due banche proveranno a fondersi e ne manderanno a casa 3mila. Cercheranno di tagliare i costi e chiuderanno filiali, il conto finale è, sommando le voci, circa 28 miliardi, per due banche non sistemiche. A chi giova?

Carrus e Viola i due nuovi A.D. prendono 1 milione di euro l’anno. Domanda: potete fare qualche sacrificio anche voi?

[Massimo Scalas]
[Fonti: Finanzaonline.com, Radio 24]

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