wonderland planet. LA “TRUMPEIDE”

UN BEL G7, non c’è che dire. Trump che continua a non capirci nulla ha espresso l’intenzione, come un ministro dell’istruzione italiano qualsiasi, di ribaltare gli accordi sul clima presi dal suo Paese un anno fa.

Il tapino è convinto che il loro rispetto sia una questione ecologista. Gli va spiegato che è ben altro: è questione di chi avrà la supremazia tecnologica nei prossimi 50 anni.

Lui non lo ha capito, la Merkel e i cinesi sì.

Lord Trump

ALLA VIGILIA DI UN SALTO TECNOLOGICO
TRUMP PUNTA SUL CARBONE…

Infatti i cinesi, sono oggi il primo produttore di pannelli solari e sono improvvisamente, loro che fino ad oggi sono andati solo a carbone, diventati i paladini dell’ecologia, d’altro canto ci sarà un perché se il patron di Exxon Mobil ha lanciato un appello a Trump affinché non esca dagli accordi di Parigi.

Accade così che questo signore, arrivato alla Casa Bianca, vaneggi un ritorno al carbone per gli Usa, e minacci di far trivellare l’Alaska alla ricerca di altro petrolio, rischiando di far deragliare il treno tecnologico americano che sino ad ora ha garantito ai suoi concittadini una supremazia tecno-militare sul resto del mondo

Macron e Trump: una strana stretta di mano

SONDAGGIO

A questo punto cari lettori potete esprimervi liberamente sul seguente sondaggio: secondo voi quando arriverà l’impeachement (o destituzione tramite accusa infamante di traffici loschi con Putin) di Trump? Vi suggerisco tre possibili risposte:

  • 1 – prima delle elezioni di medio termine del 2018
  • 2 – dopo le elezioni di medio termine
  • 3 – Trump continuerà a cambiare idea su ogni cosa e ogni giorno, come avviene dall’elezione e dunque lo lasceranno vaneggiare, perché tanto poi deciderà il cordone sanitario che gli avranno messo intorno per limitare i danni.

Che vole lui lì?

LA GERMANIA (CON LA FRANCIA) SI MUOVE

Intanto finalmente ci sono arrivati, se c’è una cosa buona in questo G7 lo dobbiamo alla Merkel che finalmente ci dice una cosa ovvia da anni: è ora che facciamo da soli (noi europei).

Cosa questo significhi è presto per dirlo, ma potrebbe essere il segnale di un forte cambiamento dell’impegno tedesco nella Ue e quindi di grossi sconvolgimenti in arrivo: facciamo attenzione, perché si va ricostituendo il tandem che sempre ha dato impulso all’unificazione europea, quello franco-tedesco.

Occhi aperti e orecchie tese, perchè la Germania della Merkel, che fino ad oggi si è tenuta in mezzo al guado, rifiutandosi di assumere la leadership naturale per il Paese guida dell’economia europea, sembra aver rotto gli indugi: se la politica tedesca otterrà un nuovo mandato ne vedremo delle belle.

Sarà anche per questo che in Italia hanno tanta fretta di votare? In ogni caso preparatevi: la burrasca sta arrivando.

Ma intanto fatevi due risate; quelli che da anni incolpano la Germania di tutti i loro errori, oggi ci raccontano che vogliono un sistema elettorale tedesco e che vogliono le elezioni a settembre per essere “sincronizzati” con le elezioni tedesche.

Buffoni.

[Massimo Scalas]

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