Riguardo al mio ruolo di consigliere comunale sono aperto a parlare dei problemi dei cittadini come quello evidenziato dal direttore di Linea Libera e di cui non ero a conoscenza fino alla pubblicazione dei suoi articoli
RISPONDENDO alla domanda del direttore di Linea Libera formulata al termine dell’articolo saggezza anarchica etc., dico che per natura sono positivo e reale e cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, impegnandomi con costanza e determinazione per riempire il bicchiere e con le forze che posso avere a disposizione.
A differenza di mio padre, Luciano Michelozzi, considerando pregi e difetti, ho da lui ereditato la saggezza, l’onesta e una certa passione politica. Luciano non era un “anarchico” (per chi ha capito così), ma una persona intelligente, con spirito artistico e creativo, anche se a volte distratto come gli artisti e, negativo o pessimista verso il mondo cosiddetto “terreno”.
Riguardo al mio ruolo di consigliere comunale sono aperto a parlare dei problemi dei cittadini come quello evidenziato dal direttore di Linea Libera e di cui non ero a conoscenza fino alla pubblicazione dei suoi articoli.
Se consideriamo, in generale, il sistema in cui siamo inseriti dal punto di vista politico, burocratico, amministrativo e istituzionale anche se a livello locale, muoversi agevolmente in questi meandri della macchina amministrativa (pur con i suoi possibili difetti) per seguire un percorso corretto e trasparente, come deve essere, è molto difficile e arduo anche se si è positivi e reali cercando anche di far migliorare le cose.
Anche incontrando muri, spesso burocratici, per risolvere i problemi della città e dei cittadini, non bisognerebbe arrendersi fino a che il problema sia capito e di conseguenza si possa risolvere sempre osservando le norme e le leggi.
Certo la Legge Bassanini forse sotto certi punti, separando le responsabilità politiche da quelle tecnico-amministrative, può aver risolto il problema dei ruoli e delle competenze con una certa chiarezza lasciando però su altre punti diversi limiti.
Per certi aspetti non posso dare torto a mio padre riguardo a un certo pessimismo, ma per me rimane chiaro, in generale, il non mollare per raggiungere un obiettivo fino a che questo sia raggiunto o lo si possa raggiungere.
Figurativamente, come la foto pubblicata da Linea Libera che mi ritrae vicino ad un cannone, in questo momento posso “sparare” cartucce o pallini con una certa determinazione ma non palle grosse.
Cordiali saluti.
Marino Michelozzi